Tre mesi dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino anti-Covid sviluppato da Moderna, “i livelli di anticorpi leganti e neutralizzanti rimangono elevati in tutti i partecipanti, con risultati coerenti in tutte le fasce d’età (18-55, 56-70 e over 71)”. E’ quanto si legge in una lettera all’editore del ‘New England Journal of Medicine’ (Nejm) in cui sono presentati i dati provvisori sulla durata dello studio di Fase 1 condotto dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) diretto da Anthony Fauci, su mRna-1273.
L’autrice Alicia Widge, del Vaccine Research Center del Niaid, spiega che il candidato vaccino “mRna-1273 ha prodotto alti livelli di anticorpi neutralizzanti che sono diminuiti leggermente nel tempo, come previsto, ma sono rimasti elevati in tutti i partecipanti tre mesi dopo il richiamo vaccinale”.
Questi risultati erano coerenti in tutte le coorti di età (18-55, 56-70 e 71+). Gli autori evidenziano: “Sebbene i dati correlati alla protezione contro l’infezione da Sars-Cov-2 negli esseri umani non sono ancora stati stabiliti, questi risultati mostrano che, nonostante un leggero calo previsto nei titoli di legame e negli anticorpi, il mRna-1273 ha il potenziale per fornire un’immunità duratura”. I ricercatori hanno anche riferito che “nessun evento avverso grave è stato notato nello studio” e “nessun nuovo evento avverso considerato dagli investigatori correlato al vaccino è avvenuto dopo il giorno 57”.
“Questi dati provvisori di Fase 1 suggeriscono che mRna-1273, il nostro candidato vaccino contro Covid-19, può generare anticorpi neutralizzanti durevoli in tutte le fasce d’età, compresi gli adulti e anziani. Questi dati ci rendono ulteriormente ottimisti nel ritenere che l’alto livello di efficacia recentemente dimostrato dal mRna-1273 per prevenire la malattia da Covid-19 sarà duraturo”, conclude Tal Zaks, Chief Medical Officer di Moderna.
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