La combinazione di baricitinib, un farmaco antinfiammatorio, e dell’antivirale remdesivir ha ridotto il tempo di guarigione delle persone ricoverate in ospedale con Covid-19: sarebbe questo il cocktail promettente contro il virus.
E’ quanto emerge dai risultati di uno studio clinico pubblicati sul ‘New England Journal of Medicine’ e sostenuto dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), diretto da Anthony Fauci.
Remdesivir è un trattamento antivirale ad ampio spettro sviluppato da Gilead Sciences, e al centro di numerose sperimentazioni contro Covid. Baricitinib è stato scoperto da Incyte e concesso in licenza a Eli Lilly and Company, approvato come trattamento per adulti con artrite reumatoide attiva da moderatamente a grave. I ricercatori hanno ipotizzato che, poiché molti sintomi gravi di Covid-19 sono causati da una risposta infiammatoria sregolata, una terapia progettata per colpire proprio l’infiammazione potesse essere utile ai pazienti. I risultati principali di questo studio sono stati annunciati per la prima volta a settembre.
Lo studio Actt-2 è stato avviato l’8 maggio 2020 e ha arruolato un totale di 1.033 volontari in otto Paesi. I partecipanti sono stati randomizzati per ricevere un regime di trattamento con baricitinib e remdesivir o compresse placebo più remdesivir. Nello studio, la combinazione di baricitinib più remdesivir ha ridotto il tempo mediano di recupero nei ricoverati da otto a sette giorni. I pazienti che avevano avuto bisogno di ossigeno ad alto flusso o ventilazione non invasiva durante il ricovero sembrano aver registrato il beneficio più grande: la riduzione è passata da 18 a dieci giorni. Inoltre, le condizioni dei partecipanti sono risultate significativamente migliorate al 15.mo giorno di studio con le due terapie combinate.
I ricercatori avvertono che il confronto di questo regime di trattamento con quello a base di altre terapie come il desametasone è difficile senza ulteriori studi di confronto. Ma i risultati sembrano dimostrare che l’approccio baricitinib più remdesivir può portare benefici ad alcuni pazienti con Covid-19 e la combinazione merita ulteriori studi clinici.
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