Una notizia della quale tenere conto: i paesi guidati da donne ha finora dimostrato di saper contrastare meglio la diffusione del contagio da coronavirus. Lo sostiene un’analisi del Centre for Economic Policy Research e il World Economic Forum, secondo la quale il miglior risultato è dovuto “alla politica di risposta proattiva e coordinata” adottata dalle leader donna, scrive oggi il Guardian.
Il documento sottolinea in particolare i risultati ottenuti nei paesi scandinavi governati da donne. In Finlandia, paese di 5,5 milioni di abitanti guidato da Sanna Marin, il dato è di poco più di 370 morti, ovvero 60 per ogni milione. In Norvegia, dove c’è Erna Solberg, ci sono 57 morti per milione. In Islanda, con la premier Katrin Jakobsdottir, i decessi sono 73 per milione e in Danimarca, sotto il governo di Mette Frederiksen, si arriva a 135 per milione.
La Svezia, dove il premier è un uomo, i decessi sono invece 626 per milione.
L’analisi cita anche i buoni risultati ottenuti in Nuova Zelanda da Jacinda Ardern, così come nella Germania di Angela Merkel. Naturalmente, prima di trarre conclusioni definitive, bisognerò attendere la fine della pandemia. Come è noto la Germania si trova ora ad affrontare un aggravamento dei contagi, che ha obbligato il governo a severe misure di lockdown sotto Natale.
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