Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha spiegato che “in Italia circolano 13 diversi ceppi virali, ma la mutazione DG614 che abbiamo individuato lo scorso marzo e che ha reso il virus più contagioso è stata trovata nel 98% delle sequenze genomiche italiane depositate in banca dati. Cosa ci dicono questi risultati? La patogenicità del virus non è cambiata: non è diventato più o meno cattivo”.
“Questo virus muta – spiega Ciccozzi – ma le mutazioni sono indotte dal nostro sistema immunitario, dunque è in corso una sorta di adattamento. Sono convinto che alla fine si ‘arrenderà’, complice la vaccinazione, e si adatterà a noi. E la buona notizia è che le mutazioni che vediamo non sembrano coinvolgere la proteina Spike, su cui si basano i vaccini a mRna ormai in arrivo”.
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