Lo sottolinea la direzione sanitaria dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, in merito alla variante inglese del coronavirus Sars-CoV-2: “Finora non si è verificata nessuna alterazione preoccupante della virulenza, ma bisogna mantenere alta l’attenzione. Nel Laboratorio di virologia dello Spallanzani è in corso la caratterizzazione della positività dei viaggiatori provenienti dall’Inghilterra”.
“Come coordinatori dei laboratori della rete regionale abbiamo provveduto ad allertare tutti i laboratori della rete per intercettare eventuali casi da attribuire alla variante”, aggiunge la direzione sanitaria dell’istituto che puntualizza: “I virus mutati sono comunque un’evenienza che si è già verificata in questa pandemia, portando all’avvicendarsi dei ceppi predominanti in vari periodi e in vari territori”.
“I virus mutati sono un’evenienza che si è già verificata in questa pandemia”, puntualizzano dall’Istituto. “Ad esempio – ricordano gli esperti del centro di riferimento per le malattie infettive – subito dopo l’estate il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, è stata una variante probabilmente introdotta dalla Spagna. E’ verosimile che in futuro si possano verificare altre varianti che saranno da sorvegliare con attenzione per verificare i cambiamenti di rilievo”.
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