Oggi Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante la conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale della Cabina di regia ha fatto notare che:”La curva di Covid-19 mostra che l’Italia è in una fase decrescente anche se” questa decrescita “sta rallentando”.
“E’ una curva in decrescita – ha spiegato – ma nelle ultime parti comincia una decrescita rallentata. Confrontando l’incidenza fra due periodi di 15 giorni, quello più recente (che arriva al 20 dicembre) mostra” un calo dei nuovi contagi, quindi “una decrescita, tranne in un contesto che è quello della Regione Veneto”.
In Italia si rileva “una decrescita dei nuovi casi sia nell’incidenza di Sars-CoV-2 a 7 giorni, indicatore più sensibile, che a 14 giorni. Negli ultimi 7 giorni siamo a 157 casi per 100mila abitanti, ma come ci siamo detti nelle ultime settimane l’obiettivo a cui dobbiamo puntare è avvicinarci il più possibile al numero di 50 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni”. “Oggi nel nostro Paese vediamo che le realtà regionali sono diverse fra loro in termini di incidenza e rispetto a questo è importante modulare gli interventi di mitigazione”, ha sottolineato.
In Italia, “il valore dell’Rt a 14 giorni, quello che come sappiamo è l’indicatore più stabile rispetto a quello a 7 giorni, è in quasi tutte le regioni inferiore a 1, tranne una che è Trento a 1,1, anche se abbiamo una leggera tendenza alla risalita, perché la scorsa settimana era a 0,86, questa settimana è a 0,90” ha detto Brusaferro.
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità ha inoltre evidenziato che “in tutti i Paesi europei la situazione epidemica di Covid-19 vede una forte circolazione del virus e in tutti i Paesi ci sono delle zone dove circola più intensamente rispetto ad altre”. “Ci sono Paesi vicini” all’Italia in cui “l’incidenza a 14 giorni mostra indicazioni chiare di ricrescita” dei nuovi contagi, ha aggiunto l’esperto.
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