Non è una ‘lista nera’, ma soltanto un modo per tutelare chi è più esposto al virus, anche per l’imbecillità altrui.
In Spagna ci sarà “un registro”, che sarà condiviso “con altri partner europei”, per “quelle persone a cui è stata offerta” la vaccinazione “e che semplicemente hanno rifiutato”, così “come si fa con altri trattamenti”.
Lo ha detto in un’intervista televisiva a La Sexta il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ribandendo al contempo che il vaccino anti Covid-19 viene somministrato “gratuitamente”, si farà su base “volontaria e non è obbligatorio”.
“Non è un documento da rendere pubblico e tutto sarà fatto con il massimo rispetto per la protezione dei dati”, ha aggiunto il ministro riguardo il “registro” secondo le dichiarazioni riportate dal sito web del canale tv spagnolo.
E all’indomani dell’inizio delle vaccinazioni in Spagna, Illa ha ribadito che i vaccini verranno somministrati “seguendo scrupolosamente gli obiettivi di priorità” fissati dal piano vaccinale, con i cittadini che verranno convocati per la somministrazione. “Il modo per sconfiggere il virus – ha aggiunto – è vaccinarci tutti”.
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