Il Regno Unito ritarda la seconda dose, Rasi (Ema): "Un pasticcio, sono contrario"
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Il Regno Unito ritarda la seconda dose, Rasi (Ema): "Un pasticcio, sono contrario"

L'ex direttore esecutivo dell'Ema commenta: "La cosa importante è avere il 90% della popolazione immune e andare di fretta"

Guido Rasi
Guido Rasi
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4 Gennaio 2021 - 16.07


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Guido Rasi, docente di Microbiologia all’università Tor Vergata ed ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha commentato la politica della Gran Bretagna di somministrare una prima dose a più persone possibile, ritardando la somministrazione della seconda dose.

“Sono molto contrario. Abbiamo poche certezze in questa pandemia, una di queste ci viene dai dati sperimentali, che suggeriscono di fare le due dosi a distanza di tre settimane. Dopo una settimana dalla seconda dose si raggiunge l’immunità”.

“Avere la certezza del 90% della popolazione immune – sottolinea – è una cosa, avere l’incertezza di una popolazione che non si sa a che punto è vaccinata è un disastro, una perdita di controllo della situazione. E’ un pasticcio”.

Per l’esperto, “la cosa importante è iniziare a vaccinare tanto, avere una popolazione immune e non fare il pasticcio della Gran Bretagna, che avrà una popolazione che prende una dose e non si sa a che punto sarà, rispettare la tabella di marcia vaccinando il più possibile. Ci saranno aree in cui avremo intere comunità vaccinate, che romperanno i canali di diffusione del virus. Ma è importante andare in fretta – sollecita – perché si stanno diffondendo le varianti più infettive”.

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