Non è una buona notizia, anche se si spera che altri vaccini potranno cambiare la situazione, a cominciare da AstraZeneca: gli europei dovranno aspettarsi una diminuzione delle consegne di vaccini anti-Covid Pfizer verso Norvegia ed Europa a partire dalla prossima settimana, per il tempo necessario al laboratorio americano per ripartire con una capacità produttiva massima, che sarà portata da 1,3 a 2 miliardi di dosi l’anno.
Ad annunciarlo è stato l’Istituto di sanità pubblico norvegese, parlando di una “riduzione temporanea che avrà effetti su tutti i Paesi europei”. Lo riporta France 24.
Il laboratorio non sa al momento quanto tempo esattamente sarà necessario per ripartire a pieno ritmo, né è stata precisata l’importanza della riduzione. L’Istituto norvegese ha detto di aspettarsi per la prossima settimana solo 36.075 dosi sul totale delle 43.875 attese, corrispondenti a una diminuzione del 17,8% per il Paese. Per compensare la diminuzione, la Norvegia attingerà allo ‘stock di precauzione’ che aveva creato non appena ricevuto le prime dosi.
Pur non essendo membro dell’Ue, il Paese scandinavo è associato all’Unione in vari settori, uno dei quali l’acquisto di vaccini anti-Covid negoziato da Bruxelles.
In merito alla notizia, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha assicurato di aver “parlato con il Ceo di Pfizer” Albert Bourla, il quale “mi ha assicurato che tutte le dosi” del vaccino di Pfizer e BionTech contro la Covid-19 pattuite per la consegna in Ue nel primo trimestre “saranno consegnate nel primo trimestre”. “Recupereranno i ritardi” nella produzione “il più presto possibile”, continua.
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