In seguito all’acquisizione dei documenti sul piano pandemico italiano e l’audizione di alcuni dirigenti e funzionari del Ministero della Salute, avvenuta in seguito al decreto di perquisizione e alla richiesta di esibizione dei documenti da parte dei pm, è emerso che il piano pandemico italiano era fermo al 2006 e non era stato adeguato nemmeno alle linee guida dell’Oms dopo l’alert del 5 gennaio 2000.
Tra le carte esaminate dalla Procura c’è proprio il resoconto del 29.1.2020 della task force istituita presso il ministero della Salute, dove si evidenziava l’opportunità di adeguare le metodologie del piano pandemico alle linee guida appena rese pubbliche dall’Oms. Le domande della Procura si rifanno anche alle dichiarazioni fornite dalle persone già ascoltate tra cui il funzionario dell’Oms Francesco Zambon, che ha denunciato presunte irregolarità in relazione al piano pandemico, l’epidemiologo e ricercatore della fondazione Bruno Kessler, Stefano Merler e l’ex generale Pier Paolo Lunelli.
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