L'infettivologo Andreoni: "Se autorizzato dall'Ema usiamo anche il vaccino russo Sputnik"
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L'infettivologo Andreoni: "Se autorizzato dall'Ema usiamo anche il vaccino russo Sputnik"

Il primario: "Visti i ritardi nella consegna delle dosi, si potrebbe virare anche sul vaccino russo che è stato ampiamente testato"

Il virologo Massimo Andreoni
Il virologo Massimo Andreoni
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23 Gennaio 2021 - 16.13


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Notizia di ieri sera è il taglio dei vaccini Moderna e Pfizer in tutta Europa,  e vanno quindi studiate soluzioni alternative.

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, vista l’impasse nella campagna vaccinale italiana, pensa che si potrebbe virare anche sul vaccino russo ‘Sputnik V’.

“Sempre previa autorizzazione dell’Ema. Il vaccino russo e anche quello cinese sono stati abbondantemente testati e provati e sono simili al vaccino AstraZeneca. Ora la nostra priorità è vaccinare velocemente e possiamo farlo solo con centinaia di migliaia di dosi. Occorre accelerare e farlo anche con altri vaccini”.

Da confermare la letalità maggiore della variante inglese – “Quando aumenta la trasmissibilità di un virus, come è stato verificato per la variante inglese, aumentano i casi e quindi anche i decessi. Ma ad oggi non è stata dimostrata una maggiore letalità della variante. Sarei cauto su questo fronte”, precisa Andreoni commentando quanto affermato dal premier britannico Boris Johnson ovvero che la mortalità della variante inglese è più alta.

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Secondo il virologo, “è assolutamente importante procedere con la filogenesi del virus in parallelo con le vaccinazioni, quindi procedere con il monitoraggio delle possibili varianti isolate nei laboratori. Questo per essere certi che il vaccino funzioni – conclude l’infettivologo – Al momento però abbiamo dati tranquillizzanti sul fatto che le varianti non interferiscano con l’immunizzazione e di questo aspetto dobbiamo tenere conto”.

 

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