Il professor Roberto Burioni si esprime così a Che tempo che fa. Il virologo interviene in trasmissione dopo l’intervista di Fabio Fabio al commissario straordinario Domenico Arcuri. “Mi ha colpito l’utilizzo di un avverbio, che dobbiamo accettare ‘serenamente’ che ci siano meno vaccini. Posso accettare serenamente la foratura di una gomma, ma se vado da un paziente in ospedale e gli dico che non ho gli antibiotici per curarlo, lui non lo accetta serenamente”, dice Burioni.
“Bisogna dire le cose come stanno e chiamare le cose con il loro nome: un ritardo nella consegna di vaccini significa morti. Capisco ci siano difficoltà, ma quando a Kennedy dissero che ci voleva tempo per andare sulla Luna, lui disse ‘allora cominciamo subito’. Noi non possiamo non andare sulla Luna, i vaccini sono indispensabili. Io sono a favore del giusto profitto, chi ha lavorato e rischiato deve avere un compenso, ma questo non può venire prima della vita umana. Siamo riusciti a fare qualcosa di incredibile e non riusciamo a produrla?”, prosegue.
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