Una scelta sofferta che speriamo non sia foriera di lacerazioni a sinistra, soprattutto in un paese nel quale i fascisti e i loro derivati hanno da tempo rialzato la destra e rischiano di portarci in un paese retrograde e autoritario.
“Abbiamo atteso, senza pregiudizi, di vedere la squadra di governo. Ma siamo molto delusi. Questo non è il governo dei migliori, è un governo più di destra e che rischia di portare indietro le lancette dell’orologio del Paese”.
Lo ha detto a conclusione dei lavori dell’Assemblea nazionale di SI Nicola Fratoianni.
“Oggi più che mai dobbiamo proteggere chi è più debole dentro questa crisi. Per farlo continueremo a farlo in Parlamento e fuori, rilanciando l’alleanza fra il Pd, il M5S, e le forze della sinistra e dell’ambientalismo -ha aggiunto- Non condividiamo la scelta di sostenere questo governo, ma continueremo a lavorare per una coalizione che dia un’alternativa al Paese.”
Nella sua relazione, Fratoianni aveva inoltre sottolineato: “Non è questo il governo dei migliori. Non è quello giusto per il futuro del Paese. La genesi di questo governo, con la manovra di Renzi per fermare le politiche redistributive, purtroppo pesa anche sulla sua composizione”.
“Avevamo tracciato un percorso di sperimentazione politica con Giuseppe Conte: un dialogo tra sud e nord, un confronto non facile tra forze produttive e mondo del lavoro, un incontro tra chi ha bisogno di protezione e chi può offrirla durante questa crisi durissima, cioè le istituzioni e la politica intesa come servizio -aveva spiegato ancora-. Hanno voluto fermare questa sperimentazione per riavvolgere il nastro, riproporre alcuni dogmi, alcuni tecnici tra quelli più lontani dalla transizione ecologica di cui abbiamo bisogno, accompagnati dai campioni della diseguaglianza e della discriminazione”.
“Ci aspettavamo di meglio di un ”governo dei migliori” con così tanta destra, con la sinistra stretta ai margini seppur rappresentata da persone che stimiamo. Per questo ho proposto a Sinistra Italiana di non accordare la fiducia a questo governo”, ha detto Fratoianni.
“Una scelta nel merito, non pregiudiziale, che guarda al dopo Draghi. Il fronte progressista deve imparare in Italia a dialogare tra diversi, dandosi l’opportunità di ricostruire un progetto politico che riprenda il cammino interrotto”, aveva concluso.
C”è da dire però che non tutti gli esponenti di Sinistra Italiani presenti in parlamento nella pattuglia di Leu voteranno contro. Palazzotto e Loredana De Petris hanno annunciato il loro sì.
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