Una delle priorità del governo è la lotta alla pandemia e il piano vaccini. E come tutti sanno e tutti gli scienziati hanno spiegato la campagna di vaccinazione in una situazione di alta diffusione del virus rischia di far saltare il banco.
Eppure la Lega non appena entrata nell’area di governo ha subito fatto sapere di voler ‘commissariare’ il ministro della Salute Speranza e ha cominciato a lanciare un ‘ponte’ al mondo no-lockdown secondo lo stesso schema di Bolsonaro e Salvini: prima l’economia poi il resto.
Ma ieri un altolà è arrivato proprio da Draghi che ha fatto sapere che la chiusura degli impianti da sci era stata presa da Speranza in accordo con la presidenza del consiglio e che, quindi, era una decisione dell’intero governo.
Un episodio che fa ancora meglio capire quanto nel ministero della Salute sia necessaria e perfino indispensabile una totale continuità nella squadra di governo, ossia il vice-ministro Pierpaolo Sileri (M5s) e Sandra Zampa (Pd).
Una conferma tanto più doverosa visto che la Lega ha fatto sapere di voler avere un suo esponente sottosegretario alla Salute (oltre all’Interno) con il chiaro intento di mettersi di traverso il rigore rispetto all’approccio rigorista del ministero.
In primo luogo sia Sileri, che è anche e soprattutto un tecnico, che Sandra Zampa hanno gestito tutta l’emergenza, conoscono bene i dossier e nonostante i tentativi di delegittimazione hanno ben lavorato, spesso dovendo convincere il governo a scelta popolari ma che hanno salvato la vita a migliaia di Italiani e spesso dovendo scontrarsi con un certo protagonismo delle regioni (quelle di destra in particolare) che facevano da sponda al semi-negazionismo no-mask dei loro referenti nazionali.
Cosa, allora, fare rispetto alle pretese della Lega? Nel caso, anche se con molta retorica tutti parlano di ‘poltrone’ e mai di cariche nell’interesse del paese, sarebbe necessario aumentare di un sottosegretario, tra l’altro scelta del tutto ragionevole vista l’emergenza sanitaria (che tra l’altro la Lega ha sempre negato).
Quindi la necessaria continuità dovrebbe anche incastrarsi con secondo elemento.
Quanto ai posti, al momento sembra fuori discussione la volontà del Pd per confermare Sandra Zampa. Mentre per Sileri, che in questi mesi è stato uno dei volti M5s ed ha avuto un consenso trasversale per la sua competenza tecnica, il percorso potrebbe paradossalmente essere più in salita.
Potrebbe restare fuori per una questione di quote rosa, a cui M5s è molto attento. Ma potrebbe restare fuori anche perché i posti di vice-ministro o sottosegretario potrebbero essere anche usati per placare la ‘fronda’ o l’ala malpancista del movimento che minaccia di non votare a favore di Draghi.
Sarebbe un rischio privarsi in piena pandemia e mentre parte la fase vaccinale di uno dei pochi esponenti che è sia tecnico che politico e che ha lavorato in piena collaborazione con Speranza anche, talora, andando a brutto muso contro la burocrazia ministeriale.
Le prossime ore diranno se la continuità che tanti invocano sarà garantita. O se calcoli di bilancino o altro destabilizzeranno lo staff politico che la lavorando contro la pandemia. Dipende da Draghi, dipende da M5s: la salute prima di tutto. Uno slogan più attuale che mai. M. Vic
Argomenti: giuseppe conte