Dati terribili che fanno chiarezza sul riduzionismo di tanti e, anche, sulla vergognosa sceneggiata per le piste da sci.
Sicuramente, complice la crisi di governo, c’è stato uno stop repentino. Ma è altrettanto vero che il mondo della scienza in modo unanime dice che la diffusione del virus e delle sue varianti è incompatibile con la riapertura delle piste di sci e di tanti altri luoghi,
In Italia il tasso di mortalità è aumentato di quasi il 50% in primavera e a novembre 2020 rispetto agli stessi periodi del 2016-2019.
Lo ha reso noto Eurostat, in base ai dati raccolti sull’incremento della mortalità in Europa tra marzo e novembre 2020.
L’Ue ha raggiunto un primo picco in aprile (+25%), quando Spagna (79,4%), Belgio (73,9%) e Olanda (53,5%) sono risultati i Paesi più colpiti. Nella Ue registrati oltre 450mila decessi in più.
L’Italia ha raggiunto i suoi livelli massimi in marzo (+49,4%), aprile (41%) e novembre (49,5%).
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