Una accusa che, a dire il vero, ha fatto più volte: “La fiammata di contagio che registriamo oggi è l’esatta conseguenza di un Paese abbandonato a se stesso. Fasce, controfasce, zone e controzone sono palliativi se non abbiamo un controllo rigoroso delle norme essenziali di sicurezza”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook. “Non mi aspetto cose da stato di polizia – ha aggiunto De Luca – ma mi aspetto che non ci sia nessuno in mezzo alle strade senza la mascherina. Questo è possibile ottenerlo, ma occorrono misure di repressione chiare. Tutto questo non c’è. Le attività possono essere chiuse o aperte, gli orari violati o meno, non succede nulla in Italia. Possiamo dirlo al nuovo Governo che se non si mette in piedi un piano di sicurezza e controllo sarà tutto inutile? O perlomeno il calvario sarà prolungato di mesi e mesi”.
Secondo De Luca “nelle scorse settimane e nei mesi passati in Italia c’è stato un grande e irresponsabile vuoto, e cioè il controllo del Paese. Ma si può immaginare di affrontare un’epidemia di questa gravità e profondità non avendo un piano specifico di impegno 150mila, 200mila donne e uomini delle forze dell’ordine, delle forze armate, delle polizie municipali, impegnati specificamente sull’obiettivo della battaglia contro il Covid? E’ immaginabile governare una situazione del genere senza un impegno chiaro, prioritario, quotidiano di decine di migliaia di esponenti delle forze dell’ordine? A cosa valgono le ordinanze se poi abbiamo un Paese abbandonato a se stesso nel quale nessuno controlla nulla?”.
Le scuole saranno chiuse
Oggi siamo obbligati a prendere misure drastiche. Da lunedì chiudiamo tutte le scuole”, ha poi anunciato Vincenzo De Luca.
“Abbiamo registrato in queste ore, in particolare nelle scuole di Napoli – ha spiegato De Luca – la presenza di variante inglese, credo sui positivi almeno 6 casi di variante inglese. Non credo che dobbiamo aspettare che ci sia un’epidemia diffusa di Covid anche fra i ragazzi di 10, 15 o 18 anni, con buona pace di qualche comitato sempre pronto a fare ricorsi al Tar. Siamo arrivati ad avere i casi. Dobbiamo far fronte alle varianti emerse e dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico. Sono due motivi precisi, chiari, che non hanno nulla di ideologico e sono indifferenti alla logica della lamentela continua”.
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