Il vaccino russo Sputnik è sempre più vicino all’Europa e la tentazione di utilizzarlo anche all’interno dell’Unione Europea è forte dato che i riscontri scientifici su di esso sono incoraggianti.
Al momento l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco ha avviato dei colloqui formali che potrebbero portare ad una futura approvazione del siero russo, ma ancora non è stata fatta alcuna richiesta ufficiale di approvazione all’agenzia stessa da parte del governo russo.
Intanto il ministro della salute russo, ha affermato che il vaccino Sputnik ha dato dei risultati molto promettenti anche in risposta alla nuova variante di Covid 19, cosiddetta variante inglese: “I nostri specialisti hanno studiato l’attività neutralizzante del siero di sangue dei volontari vaccinati con Sputnik V contro il ceppo britannico del virus SARS-CoV-2. La ricerca verifica che il livello di anticorpi neutralizzanti contro il ceppo britannico non differisce dal livello di anticorpi neutralizzanti contro il ceppo originale della SARS-CoV-2. Quindi, il vaccino Sputnik V protegge contro il ceppo britannico mutato del coronavirus non meno efficacemente che contro il ceppo normale”, ha dichiarato Murashko, citato dalla Tass.
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