L'Ema annuncia: "Probabile che arrivi l'ok a maggio per lo Sputnik"
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L'Ema annuncia: "Probabile che arrivi l'ok a maggio per lo Sputnik"

Sui decessi delle persone vaccinate con AstraZeneca "ad oggi il nesso di causalità non c'è, giovedì il comitato raccoglierà tutti i dati in base quello decideremo se fare qualcosa o meno"

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15 Marzo 2021 - 09.13


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Parla Marco Cavaleri, responsabile della Strategia vaccini delll’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ospite di Radio24: “Sputnik è un vaccino ben disegnato e merita l’interesse di tutti. Siamo bene lieti di collaborare con l’azienda produttrice e vedere se possiamo utilizzarlo in Europa, ma dobbiamo verificare gli standard di produzione rispetto alle aspettative – ha detto – C’è un programma in corso e nelle prossime settimane vedremo se riusciremo ad approvare il vaccino. Ma prima della fine di aprile non saremo pronti per dare l’ok a Sputnik, più probabile maggio”.

Sui decessi delle persone vaccinate con AstraZeneca “ad oggi il nesso di causalità non c’è, giovedì il comitato raccoglierà tutti i dati in base quello decideremo se fare qualcosa o meno”, ha sottolineato. “La posizione dell’Ema sul vaccino AstraZeneca non è cambiata rispetto alla settimana scorsa, il nesso causalità non è stabilito quindi riteniamo il vaccino mantiene un rapporto rischi-benefici positivo quindi non c’è ragione di interromperne l’uso. Poi, capiamo la posizione degli stati membri e che in via precauzionale si preferisca aspettare che concludiamo le nostre indagine – ha precisato – Giovedì il nostro comitato di farmacovigilanza rivedrà tutti i dati che abbiamo raccolto, i dati che arrivano dalla Norvegia, e in base a questi decideremo se c’è qualcosa di cui preoccuparci o se possiamo andare avanti come prima”.

“Bisogna stare molto attenti nell’interpretare questi eventi drammatici, ma che avvengono comunque e in coincidenza temperale con la vaccinazione – avverte Cavaleri, riferendosi ai decessi delle persone immunizzate con AstraZeneca – ma non vuol dire che sono collegati all’immunizzazione. Dobbiamo stare attenti a non saltare subito alle conclusioni”.

La sospensione di un singolo lotto “sono misure precauzionale che altri Paesi, non solo l’Italia, hanno preso. Le ragione possono essere diverse, in Italia c’è un’indagine della magistratura, come atto dovuto, e bisogna capire il contesto di ogni singolo paese. Legittimo verificare che tutto sia ok per poi proseguire, ma – prosegue – occorre stare attenti ai messaggi che arrivano alla popolazione, con la sospensione di un singolo lotto si manda messaggio di paura”.

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