Crisanti contro Garavaglia: "Vuole riaprire le discoteche? Sono scoraggiato"
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Crisanti contro Garavaglia: "Vuole riaprire le discoteche? Sono scoraggiato"

Il professore critica il ministro del turismo: "Fare promesse senza sapere l'evoluzione del virus è pericoloso"

Andrea Crisanti, virologo e microbiologo dell'Università Padova
Andrea Crisanti, virologo e microbiologo dell'Università Padova
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26 Marzo 2021 - 16.44


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Il ministro del turismo Garavaglia (Lega) ha parlato delle prossime riaperture, affermando che si possono riaprire in totale sicurezza anche le discoteche all’aperto dal prossimo mese.
Le parole del ministro, appoggiate e rinforzate dal segretario leghista Salvini, hanno già avuto una risposta netta da parte di Draghi durante la conferenza stampa di oggi, il quale ha espresso il “niet” a riaperture generalizzate, ma solo mirate e in base ai dati.
In risposta a Garavaglia è intervenuto anche il virologo e direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, Andrea Crisanti: Per il ministro Garavaglia in estate si potranno riaprire le discoteche all’aperto? “Non posso credere che abbia detto una cosa del genere, una cosa del genere mi fa sentire scoraggiato.
Il ministro del Turismo sembra abbia fatto un viaggio nel passato, tornando al 2019″.
Le dichiarazione del titolare del Turismo le sembrano poco avvedute? “Bisognerà vedere come evolve il virus, fare promesse così senza sapere quale sarà la situazione genera nelle persone frustrazione se poi non si potranno mantenere.
Meglio dire ‘non lo sappiamo ma faremo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo’. Ecco, questo sarebbe l’atteggiamento giusto”.
Crede che dopo questo periodo di restrizioni si potrà iniziare a fare delle riaperture? “Se prendiamo l’esempio virtuoso dell’Inghilterra, si sono fatti tre mesi e mezzo di lockdown e poi hanno avuto un atteggiamento di valutazione in base al momento.
Non si può certo dire apriamo o non apriamo a priori”.
Secondo lei dopo la Pasqua le scuole dovrebbero riaprire? “Io alle regioni direi: si aprono le scuole laddove sia stato raggiunto l’80% degli ultra settantenni e dei fragili, gli darei questo bell’obiettivo.
Questo ovviamente oltre alla diminuzione dei contagi”.
Quando si tornerà, allora, ad ‘avvicinarci’ alla normalità’? “Quando avremo 20 o 30 milioni di persone vaccinate, le quali avranno l’aspettativa di muoversi liberamente”.

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