Parole chiare e nette: “Alle autorità italiane dico di cercare di non continuare con lo sport nazionale dell”annunciologia’, una fatica per tutti. Una cosa è ormai chiara: l’Italia è nel mondo il Paese con la massima percentuale di morti Covid per 100mila abitanti. Ci siamo concentrati sui vaccini, ma non stiamo curando, non usiamo gli anticorpi monoclonali. Io francamente non capisco come sia possibile, e con che coscienza, gli stessi tecnici e politici dopo un anno restino a governare la pandemia”.
Sarebbe servita “discontinuità”, per Luca Pani, ex direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, oggi negli States dove insegna alla University of Miami.
Un riferimento al ministro della Salute Roberto Speranza, che in questi giorni è al centro di continui rumors che lo vorrebbero in bilico? “Io parlo di gestione in generale, non di Speranza, non mi permetto – puntualizza – Dico che dopo un anno di pandemia serviva una discontinuità vera. Dopo un anno così, con questi numeri, è anche una questione di coscienza. E mi sembra che se ne stiano accorgendo che non c’è stata discontinuità sulla sanità”.
Un concetto che Pani ha espresso anche in un duro tweet: “Italia primo Paese al mondo per morti da Covid-19 in percentuale alla sua popolazione. Con che coscienza i giovani saltano la fila e rubano una dose di vaccino ai più anziani? Con la stessa di coloro che hanno ‘governato’ politicamente e tecnicamente la pandemia nell’ultimo anno”.
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