Lui è bersagliato dalla destra nemica del rigore, nonostante la sua azione nel Veneto (quando tanti brancolavano nel buio) sia stata efficace e ha consentito di risparmiare molte morti.
Ma ha sempre detto la verità: “Non sono ottimista o pessimista, ma sono sempre rimasto sconcertato dagli errori fatti senza riflettere. Quindi chiaramente sono stato pessimista, ma se facciamo cose giuste sono ottimista”.
Così Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, nella puntata di ‘Restart’ in onda stasera su Rai2.
“Oggi l’unica cosa giusta che stiamo facendo – sottolinea Crisanti – è vaccinare e aprire in maniera prudente. Se non ci fosse il vaccino l’Italia sarebbe in una situazione disastrosa, diciamoci la verità”.
E ha aggiunto: “Abbiamo sistemi informatici che non comunicano tra di loro. Sapete cosa vorrà dire, tra nove mesi, quando si dovrà stabilire il rischio di infezione? E non si saprà chi, quando è stato vaccinato e dove sono queste persone”.
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