Il virologo Pregliasco: "L'immunità di gregge è la meta ma il virus rimarrà"
Top

Il virologo Pregliasco: "L'immunità di gregge è la meta ma il virus rimarrà"

Lo studioso: "Nella pratica reale con questa tipologia di malattia e di vaccino si va verso un contenimento e una convivenza sempre più civile con il virus".

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco
Preroll

globalist Modifica articolo

29 Maggio 2021 - 17.17


ATF

E’ ormai chiaro, per quello che ci dicono gli esperti, che in futuro dovremo continuare a combattere contro il virus, nonostante i vaccini siano un’arma molto potente.

“L’immunità di gregge intesa come immunità della categoria che va dai 16 anni in su è presumibile che si otterrà, ovvero un obiettivo di copertura oltre al livello soglia immaginato in base ai modelli matematici per avere uno scudo significativo contro Covid-19. Di fatto però il virus rimarrà ancora”.

A spiegarlo è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano.

“Sarà necessario procedere anche a una vaccinazione dei più giovani – osserva – Per fortuna le cose sembra siano possibili. Almeno dai 12 anni in poi”, visto che è fresca di approvazione da parte dell’Agenzia europea del farmaco Ema l’estensione d’uso del vaccino Pfizer per la fascia 12-15, “e vedremo ora gli studi anche per i più piccoli. Per cui ribadisco: l’immunità di gregge è un obiettivo verso cui tendere ed è giusto parlarne, sapendo che però non si arriva all’eliminazione” di Sars-CoV-2 “nella pratica reale con questa tipologia di malattia e di vaccino, ma piuttosto a un contenimento e a una convivenza sempre più civile con il virus”.

Convivenza che “necessiterà presumibilmente di rinforzi e richiami vaccinali nel prossimo futuro”, conclude Pregliasco.

 

Native

Articoli correlati