Galli soddisfatto: "Grazie ai vaccini non ci sarà un'ondata Covid in autunno"
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Galli soddisfatto: "Grazie ai vaccini non ci sarà un'ondata Covid in autunno"

L'infettivologo del Sacco: "Temevo le riaperture ma i numeri sono oltre le più rosee aspettative"

Massimo Galli
Massimo Galli
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30 Maggio 2021 - 08.13


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I dati delle ultime settimane hanno mostrato un incredibile migliormento della situazione covid in Italia con una diminuzione repentina dei ricoverati nelle terapie intensive e una diminuzione dei contagi nonostante le riaperture delle attività economiche.
Il direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, in un’intervista al Corriere della Sera ha mostrato infatti positività e “compiaciuto stupore” a riguardo.
“Il mio è un compiaciuto stupore perché in Italia i numeri dell’epidemia sono in netto miglioramento, al di là delle più rosee aspettative. Con le riaperture c’era un 10% di probabilità che le cose seguissero questa via, ma alla fine è andata bene e ne sono davvero felice”.
“La campagna vaccinale – ha spiegato – ha comportato una svolta, che non sarà temporanea. I vaccini stanno facendo da scudo per morti e ricoveri, hanno spostato gli equilibri più velocemente di quanto mi aspettassi e lo zoccolo dei vaccinati sta crescendo ulteriormente. Inoltre l’immunizzazione ha funzionato meglio nel nostro Paese rispetto altrove, in proporzione ai vaccini fatti. Merito anche degli anziani e dei fragili che hanno fatto in modo di esporsi il meno possibile al virus. E mi permetta, merito anche dei costanti inviti alla prudenza, senza assumere posizioni facilone”.
Per quanto riguarda la possibilità di una ripresa del virus dopo l’estate, con l’arrivo dell’autunno, come avvenuto lo scorso anno Galli ha spiegato che “la gente è stanca, in estate si prenderà la sua libertà, ma i vaccini stanno avendo un impatto tale che non credo possibile una nuova ondata autunnale comparabile a quella che abbiamo subito lo scorso anno. A meno di non imbatterci in una nuova variante talmente cattiva, ma spero proprio di no, da eludere la risposta vaccinale. Oggi sappiamo che si possono aggiornare rapidamente i vaccini, se dovesse essere necessario”.

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