Galli ricorda il convegno con Sgarbi e Salvini: "92 mila morti da quando si disse che il virus era morto"
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Galli ricorda il convegno con Sgarbi e Salvini: "92 mila morti da quando si disse che il virus era morto"

Il professore: "Qualcuno un po' di responsabilità morale su quello che è successo se la dovrebbe prendere"

Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano
Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano
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1 Luglio 2021 - 18.06


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L’infettivologo Massimo Galli è tornato a parlare, a distanza di un anno, del convegno negazionista organizzato da Sgarbi lo scorso 27 luglio, al quale prese parte anche Matteo Salvini.
“Qualcuno un po’ di responsabilità morale su quello che è successo dopo” la prima ondata “per come ha buttato le cose sul facile prima, se la dovrebbe prendere”.
Così Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
“Qualche politico che non nomino potrebbe anche nascondersi considerando quello che ha detto nel luglio scorso, esattamente un anno fa. Credo fosse il 27 luglio al Senato – ha ricordato Galli, riferendosi al convegno organizzato da Vittorio Sgarbi a cui prese parte anche il leader della Lega Matteo Salvini – quando per quei signori il virus era morto. A quella data già c’erano stati circa 35mila morti ma soprattutto poi ce ne sono stati la differenza tra 35 e 127mila ovvero 92mila morti che sono i morti della seconda e della terza ondata avvenute dopo che quei signori hanno dichiarato che il virus era morto e la malattia clinicamente mutata ma inesistente. Certe cose si dimenticano con troppa facilità”.

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