Speranza: "I contagi risalgono nel mondo nonostante le vaccinazioni, massima cautela"
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Speranza: "I contagi risalgono nel mondo nonostante le vaccinazioni, massima cautela"

Il ministro della Salute in occasione di un evento di Fortune Italia: "Abbiamo constatato come con le vaccinazioni c'è stata una riduzione fortissima sia del numero dei contagiati che dei ricoveri"

Il ministro della Salute, Roberto Speranza
Il ministro della Salute, Roberto Speranza
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6 Luglio 2021 - 17.18


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Ora la destra lo accuserà di nuovo mentre andrebbe ringraziato per aver sfidato l’impopolarità ma non aver ceduto alle spinte irresponsabili dei fans di Bolsonaro.
 “Dobbiamo essere consapevoli che la pandemia ancora non è chiusa. Non è finita. Lo testimoniano anche i numeri di altri Paesi europei e del mondo che vedono i contagi risalire nonostante l’alto tasso di vaccinazioni. Quindi massima attenzione, massima cautela, massima prudenza e continuare questo lavoro imponente, la nostra campagna di vaccinazione, che è l’arma più importante che abbiamo per chiudere questa stagione”.
A dirlo il ministro della Salute Roberto Speranza, in occasione di un evento di Fortune Italia.
Il ministro ha poi aggiunto: “Viviamo settimane molto delicate, direi cruciali, la lotta contro il Covid è stata la nostra priorità, naturalmente, in questo anno e mezzo così difficile. Abbiamo constatato come con l’evoluzione della campagna di vaccinazione c’è stata una riduzione fortissima sia del numero dei contagiati, che nel numero di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva”.

“Sono numeri importanti, che testimoniano quanto la campagna di vaccinazione sia stata davvero essenziale – ha continuato – l’Italia ha ampiamente superato le 54 milioni di dosi somministrate, abbiamo un ritmo che continua ad essere molto elevato. Oltre 500mila dosi somministrate ogni giorno. E dobbiamo insistere su questa strada”.
“Nel giro di poche settimane siamo passati da 3800 persone quasi in terapia intensiva a poco meno di 200. Oltre il 90% in meno. Abbiamo sfiorato le 30mila persone ricoverate e ora siamo sotto le 1500. Anche in questo caso siamo a circa 95% in meno – ha concluso -dobbiamo insistere perché la campagna di vaccinazione è il vero strumento essenziale che abbiamo per provare a metterci alle spalle questa stagione cosi’ difficile”. 

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