Non cerca mezze misure Fabrizio Pregliasco, uno che in passato ha sempre messo in guardia sulla pericolosità delle ondate del virus.
Il varco sull’obbligatorietà è stato già aperto da Macron, e se in passato in Italia c’erano state molte discussioni, adesso l’argomento sembra essere finalmente al centro del dibattito.
“Come convincerei i no-vax irriducibili? Con una bella obbligatorietà”, così il virologo e docente all’Università Statale di Milano.
“Perché non c’è speranza – dice – Ci ho provato diverse volte, ho fatto riunioni in mezzo a no-vax duri e puri, ma tanto sono impermeabili e poi il dubbio tra quella quota di indecisi si instilla e quando è instillato è difficile da sradicare”.
I medici no-vax? “Certo ne conosco. E’ una questione di sfiducia, di non riconoscimento di autorevolezza alle istituzioni e alle Big Pharma che certo – concede Pregliasco – non sono stinchi di santo, quindi sicuramente delle cose brutte le avranno anche fatte, però non è che tutti sono ladri e delinquenti. Poi purtroppo – aggiunge – il guaio è che la materia della prevenzione, io la insegno insegnando Igiene e Medicina preventiva, rimane un argomento che fai all’università, ma poi non lo approfondisci. E’ una materia meno oggetto di approfondimento perché è un argomento che è sempre stato di nicchia.
L’approccio sanitario – rileva l’esperto – è più sul versante terapeutico anche perché dà soddisfazione, mentre la prevenzione dà risultati a lungo termine e visti dal punto di vista statistico, ma impalpabili nel piccolo. Ed è quindi un problema”.
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