Con la variante Delta sarà impossibile superare la pandemia solo con la campagna vaccinale.
A spiegarlo è il virologo Andrea Crisanti. Le vaccinazioni, per il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, hanno bisogno di essere aiutare da altri interventi.
“Le vaccinazioni” anti-Covid “non basteranno a bloccare il contagio” con la variante Delta di Sars-CoV-2 che corre.
“In Inghilterra fanno un milione di tamponi al giorno e hanno un sistema di App che in qualche modo funziona, perché ogni giorno mettono in quarantena quasi mezzo milione di persone. E questo sta aiutando a contenere. E’ una strategia che funziona, lo sto dicendo da un anno”.
“Da sole le vaccinazioni non bastano – ha ribadito – tanto è vero che in Gb sono arrivati a 40mila casi” al giorno.
“Ora sono scesi perché, da un lato, non ci sono più le scuole e gli Europei sono finiti, quindi si sono ridotte anche le occasioni di aggregazione. Ma quello che è entrato in campo in particolare è stato il sistema di tracciamento che hanno”, ha insistito.
Il vaccino, sottolinea Crisanti, “si conferma protettivo dalle forme gravi per la maggior parte dei casi. Il quadro è questo: sicuramente i fragili vaccinati da più di 7-8 mesi sono a rischio, si infettano in maniera meno grave le persone che sono vaccinate, si infettano anche in maniera seria le persone che sono vaccinate con una sola dose”.
Il virologo non si stupisce per le parole dello scienziato Usa Anthony Fauci, che ha evidenziato come la variante Delta abbia cambiato il quadro e il livello di virus nei vaccinati che si infettano, un evento più raro che può verificarsi, sia esattamente lo stesso rispetto al livello di virus nelle persone non vaccinate che vengono contagiate.
“Questo è normale – ha commentato Crisanti – Non avevamo la stessa carica virale anche negli asintomatici? La vaccinazione praticamente sta aumentando la frazione degli asintomatici. Quello che sicuramente è vero è che questa variante infetta anche i vaccinati: in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave, in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave – ha ripetuto – Per il resto, aumenta la frazione degli asintomatici”.
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