Le chiusure graduali in base all’andamento dei ricoveri sono più utili del coprifuoco. Questo il parere dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene generale e applicata all’Università di Pisa e assessore alla Sanità in Puglia.
In un’intervista a Il Messaggero, Lopalco approva il sistema di controllo del rischio collegato ai ricoveri con regole che fanno scattare chiusure graduali (zona gialla, arancione, rossa).
Regole che “servono – per l’esperto – ad evitare di finire in emergenza sanitaria”. “Credo meno nell’efficacia di altri provvedimenti estemporanei come il coprifuoco, salvo che non vi siano ragioni locali particolari”, ha proseguito.
La “stragrande maggioranza” dei ricoverati nei reparti Covid, riporta l’epidemiologo, non è vaccinata.
“Vale ancora di più per le terapie intensive e i decessi”, e non parla solo di over 60, ma anche di quarantenni e cinquantenni.
Dunque “dobbiamo convincere queste persone a vaccinarsi, perché anche se saranno raggiunte dal virus non avranno conseguenze serie per la loro salute”.
La missione deve essere “vaccinare il più possibile, perché se pensiamo di eradicare questo virus, abbiamo perso in partenza”.
Ormai è evidente per l’esperto “che non ce ne libereremo, ma se con i vaccini riusciremo a tenerlo sotto controllo e a limitare i ricoveri in ospedale, allora potremo conviverci”.
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