L'immunologa Azzari ai genitori: "Vaccinate i vostri figli, il rischio è più basso di un antibiotico"
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L'immunologa Azzari ai genitori: "Vaccinate i vostri figli, il rischio è più basso di un antibiotico"

La pediatra: "Alcuni di questi farmaci sono responsabili in 4-5 casi ogni milione di reazioni gravissime, e poi si mette in discussione la sicurezza del vaccino anti Covid che provoca raramente una miocardite guaribile".

L'immunologa Chiara Azzari
L'immunologa Chiara Azzari
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9 Agosto 2021 - 11.05


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Non bisogna aspettare oltre: a settembre ricomincia l’anno scolastico e le aule dovranno essere uno dei luoghi più sicuri per i ragazzi.

Il vaccino agli adolescenti? Bisogna farlo subito. Lo sostiene la pediatra e immunologa Chiara Azzari. L’esperta tranquillizza chi teme i rischi e mette in guardia dagli effetti che il Covid può avere per i più giovani: “Non è così lieve”, assicura.

Si sono verificati dei casi, estremamente rari, di miocardite nei giovani dopo il vaccino. La dottoressa sottolinea il fatto che si tratta di meno di un caso su un milione e che comunque si tratta di una situazione che si può risolvere anche senza ricovero, con degli antinfiammatori. Alla luce di questo spiega che si corrono meno rischi con il vaccino che non con alcuni farmaci comuni: “Un caso su un milione è la stessa frequenza di eventi avversi gravi che riguardano medicinali comuni, che non si teme di dare a bambini e adolescenti, spesso senza indicazioni appropriate. Antibiotici, antinfiammatori, perfino noti antipiretici. Alcuni di questi farmaci sono responsabili in 4-5 casi ogni milione di reazioni gravissime come la sindrome di Stevens Johnson. Si può finire in rianimazione. E morire. Eppure nessuno si sogna di negare un antibiotico o un antinfiammatorio al figlio influenzato. E poi si mette in discussione la sicurezza del vaccino anti Covid che al massimo provoca rarissimamente una miocardite guaribile”.

La pediatra-immunologa sottolinea che, per quanto il Covid nei ragazzi e nei bambini di solito è lieve, è meglio azzerare il rischio con il vaccino. Anche perché in alcuni casi la malattia può essere complessa anche nei più giovani: “Oltre a casi di infezione polmonare acuta da Covid, al Meyer abbiamo avuto dei ricoverati con diagnosi di Pims, una sindrome che crea una grave infiammazione degli organi, complicanza del Covid. C’è rischio di morte. Abbiamo curato un bimbo di 3 anni anche se il fenomeno è più frequente dopo i 12. In questi giorni un bimbo è in rianimazione”.

Poi l’appello ai genitori indecisi: “Non si tirino indietro, non aspettino settembre. Consapevoli che ci possono essere eventi avversi rarissimi e curabilissimi, come può accadere per ogni farmaco. La variante Delta è molto contagiosa per grandi e piccoli. E’ questo il momento di agire”.

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