Il lato positivo è che le dosi Pfizer sono ancora molto efficaci all’attuale variante Delta, quello negativo è che in futuro non possiamo escludere l’arrivo di varianti più potenti che causeranno un adattamento forzato delle dosi.
L’unico compromesso è continuare a vaccinarsi per far sì che il virus si modifichi il meno possibile.
Il vaccino contro il Covid di Pfizer/BioNTech “non ha ancora bisogno di essere adattato alle nuove varianti del coronavirus in circolazione”.
E’ quanto ha assicurato durante una conferenza stampa oggi a Berlino il numero uno di BioNTech, proponendo invece una “terza dose”.
“È possibile che nei prossimi sei-dodici mesi emerga una variante che richiede l’adattamento del vaccino, ma non è ancora così”, ha detto Ugur Sahin.
“Prendere una decisione ora potrebbe rivelarsi sbagliato, se tra tre o sei mesi domina un’altra variante”, ha aggiunto.
Secondo Sahin, tale decisione dovrebbe essere presa solo se il “vaccino esistente non è efficace o non ottimale”.
Tuttavia, “per il momento, sappiamo che è sufficiente un richiamo con la formula di base”, ha detto Ugur Sahin. Di conseguenza, “l’approccio migliore per affrontare questa situazione è continuare con una dose di richiamo” per aumentare l’immunità garantita dal vaccino, ha aggiunto.
Pfizer e BioNTech hanno menzionato all’inizio di luglio “risultati incoraggianti” di studi per una terza dose e hanno in programma di chiedere l’autorizzazione per una terza dose del loro vaccino negli Stati Uniti e in Europa.
Ugur Sahin ha parlato durante la presentazione dei risultati finanziari del secondo trimestre di BioNTech.
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