Si dice sempre che “prevenire sia meglio che curare”: speriamo che questo detto possa avere una ragionevolezza per questo test che sta partendo in Gran Bretagna.
Basterà un solo prelievo prelievo di sangue per scoprire precocemente 50 tipi di tumore: è ciò che promette di realizzare il test “Galleri”.
Per testare l’efficacia del metodo, 140mila volontari britannici si sottoporranno alla più vasta sperimentazione finora realizzata sull’esame, gestita dal National Health Service e partita il 13 settembre.
Ma come funziona l’esame? Il test esamina il Dna nel sangue per determinare se sono presenti tracce di cellule tumorali. Nello specifico, è in grado di rilevare cambiamenti chimici in frammenti di Dna privo di cellule (cfDNA) che dai tumori si immettono nel flusso sanguigno. Va sottolineato che, al momento, non per tutti i tipi di tumori i risultati del test sono ugualmente efficaci: la quantità di materiale genetico rilasciato nel sangue non è lo stesso per tutti.
Negli Usa l’esame è stato già sottoposto a piccole sperimentazioni sull’uomo ed è utilizzato in alcune circostanze. Il test d’oltremanica, i cui risultati sono attesi per il 2023, servirà ad affinare la tecnica. Il test Galleri potrebbe scovare tumori difficili da identificare in fase precoce con altre metodiche e che hanno alti tassi di mortalità, come quelli della testa e del collo, dell’intestino, dei polmoni, del pancreas e della gola.
“Dobbiamo studiare attentamente il test di Galleri per scoprire se può ridurre significativamente il numero di tumori diagnosticati in una fase avanzata”, ha affermato Peter Sasieni, professore di prevenzione del cancro al King’s College di Londra. E ancora: “Il test potrebbe essere un punto di svolta per la diagnosi precoce del cancro e siamo entusiasti di guidare questa importante ricerca”.
Il capo del NHS, Amanda Pritchard, ha dichiarato che “il test può rappresentare l’inizio di una vera e propria rivoluzione nel campo della diagnosi e del trattamento dei tumori”. L’obiettivo è intercettare fino a tre quarti dei malati di tumore nelle primissime fasi della malattia, quando c’è maggiore possibilità di un decorso favorevole grazie alle opportune terapie.
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