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Uno studio scientifico ha dimostrato quanto sia veritiera e imminente l’affermazione “I nostri figli avranno in eredità un mondo distrutto dai genitori”.
I bimbi di oggi (e i loro figli) in futuro infatti affronteranno eventi climatici estremi molto più intensi rispetto a quelli attuali.
Con le attuali politiche climatiche, i neonati di tutto il mondo sperimenteranno in media ondate di calore sette volte più torride, il doppio degli incendi, 2,6 volte più siccità, 2,8 volte il numero di inondazioni dei fiumi, quasi il triplo di raccolti bruciati. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Science.
I bimbi di oggi (e i loro figli) in futuro infatti affronteranno eventi climatici estremi molto più intensi rispetto a quelli attuali.
Con le attuali politiche climatiche, i neonati di tutto il mondo sperimenteranno in media ondate di calore sette volte più torride, il doppio degli incendi, 2,6 volte più siccità, 2,8 volte il numero di inondazioni dei fiumi, quasi il triplo di raccolti bruciati. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Science.
Primo studio su clima e demografia
Questa analisi è la prima del suo genere, che collega scienza del clima e demografia e quanifica l’esposizione nel corso della vita agli eventi meteo estremi.
Per svilupparla i ricercatori della Vrije Universiteit Brussel hanno preso una raccolta di proiezioni dell’impatto climatico multi-modello dal progetto Isimip (Inter-Sectoral Impact Model Intercomparison Project) basato sul lavoro di dozzine di gruppi di ricerca in tutto il mondo. Gli scienziati hanno calcolato l’esposizione nel corso della vita per ogni generazione nata tra il 1960 e il 2020, per ogni paese del mondo e per ogni scenario di riscaldamento globale tra 1 grado e 3,5 di aumento secondo gli attuali impegni di riduzione di gas serra da parte dei governi rispetto al periodo preindustriale. Impegni che saranno al centro del prossimo vertice mondiale sul clima Cop26 a Glasgow in novembre.
Questa analisi è la prima del suo genere, che collega scienza del clima e demografia e quanifica l’esposizione nel corso della vita agli eventi meteo estremi.
Per svilupparla i ricercatori della Vrije Universiteit Brussel hanno preso una raccolta di proiezioni dell’impatto climatico multi-modello dal progetto Isimip (Inter-Sectoral Impact Model Intercomparison Project) basato sul lavoro di dozzine di gruppi di ricerca in tutto il mondo. Gli scienziati hanno calcolato l’esposizione nel corso della vita per ogni generazione nata tra il 1960 e il 2020, per ogni paese del mondo e per ogni scenario di riscaldamento globale tra 1 grado e 3,5 di aumento secondo gli attuali impegni di riduzione di gas serra da parte dei governi rispetto al periodo preindustriale. Impegni che saranno al centro del prossimo vertice mondiale sul clima Cop26 a Glasgow in novembre.