Lockdown solo per i non vaccinati? Bassetti: "Sarei d'accordo, alla fine ci ringrazierebbero"
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Lockdown solo per i non vaccinati? Bassetti: "Sarei d'accordo, alla fine ci ringrazierebbero"

Il direttore della Clinica di Malattie Infettive San Martino di Genova: "Può essere uno stimolo, queste persone devono sapere che se si immunizzano li mettiamo in una condizione di non finire in ospedale"

Bassetti
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3 Novembre 2021 - 15.55


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Il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, a commento della percorribilità anche in Italia della ‘via austriaca’ del lockdown solo per i non vaccinati, ha dichiaratic he “se i casi dovessero continuare a crescere e le vaccinazioni invece si dovessero fermare ai numeri attuali, ovvero inferiori a quelli che ci servono per arrivare al 90% della copertura velocemente, concordo sulle restrizioni per i non vaccinati per accelerare le immunizzazioni. Può essere uno stimolo, ma solo perché queste persone devono sapere che se si immunizzano li mettiamo in una condizione di non finire in ospedale e di non rischiare la vita”.
“Sono sicuro che queste persone alla fine ci ringrazieranno – dice l’infettivologo – e se ci saranno delle chiusure devono valere solo per chi deliberatamente e contro la scienza ha deciso di non vaccinarsi”.
Nel corso dell’intervista a Repubblica, Bassetti ha sostenuto anche che non è assolutamente vero che “la carica virale delle persone vaccinate sia uguale a quella delle persone non vaccinate”. Il riferimento è alla controversa puntata di Report in merito a durata ed efficacia del vaccino anti covid-19. 
“Ci sono un paio di studi” dice Bassetti, “che dimostrerebbero come ci sia una carica virale simile nei primi giorni di malattia, ma quello che sappiamo è che la carica virale del vaccinato è presente nelle alte vie respiratorie, quindi nella bocca e nel naso, e non è presente invece a livello polmonare. Ed è questa – spiega il virologo – la ragione per cui chi tra i vaccinati si è contagiato, ha avuto una durata dell’infezione molto più breve e, soprattutto, ha una capacità molto più bassa di trasmettere l’infezione rispetto a quello che succede nei non vaccinati”.
Di certo anche “le persone vaccinate si possono contagiare – evidenzia Bassetti – ma dobbiamo sottolineare che i dati dell’Istituto Superiore di Sanità dicono che il 75% dei vaccinati non si contagia, quindi c’è 1 persona su 4 che si può contagiare. Ma chi prende il virus ed è vaccinato – ribadisce – contagia di meno gli altri e soprattutto non sviluppa forme gravi di malattia”.
Riguardo alla possibilità della terza dose, Bassetti sostiene che “in alcune situazioni credo che sia assolutamente necessaria, come nelle persone con più di 60 anni o in quelle che hanno delle fragilità” mentre per le persone sotto ai 60 anni forse bisogna fare “una valutazione caso per caso”. 

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