Minelli sul lockdown per non vaccinati: "strada percorribile, una tutela anche per loro"
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Minelli sul lockdown per non vaccinati: "strada percorribile, una tutela anche per loro"

L'immunologo: "Sappiamo ormai che chi è vaccinato con due dosi, molti stanno facendo la terza, possono anche infettarsi ma la malattia sarà in forma meno severa e asintomatica

L'immunologo Minelli
L'immunologo Minelli
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4 Novembre 2021 - 11.31


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Se non è più percorribile la strada dell’obbligo vaccinale, dato l’alto numero di immunizzati nel nostro Paese, è invece fattibile imporre un lockdown per i non vaccinati.
“Oggi non potendo obbligare tutti al vaccino anti-Covid, cosa che invece andava fatta, si deve tenere presente uno zoccolo duro resistente di no-vax che non accetterà mai di vaccinarsi. 
Lo strumento del lockdown solo i non vaccinati, il cosiddetto ‘modello austriaco’, appare un’opzione abbastanza percorribile non per fare la prova muscolare ma di tutelare il soggetto non immunizzato.”. 
Lo ha affermato l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata. “Sappiamo ormai che chi è vaccinato con due dosi, molti stanno facendo la terza, possono anche infettarsi ma la malattia sarà in forma meno severa e asintomatica – ricorda Minelli -. 
Quindi non occuperà posti letto in degenza o in intensiva. Questo non accade per i non vaccinati che se infettati rischiano di ammalarsi seriamente e di finire anche in ospedale con complicanze severe. Per tutelare queste persone – rimarca l’immunologo – sicuramente il lockdown servirebbe, anche per evitare che a loro volta possano contagiare altre persone. 
E’ un principio di legittima tutela di chi si è vaccinato e di chi non si è vaccinato”.

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