Ora tutte le case farmaceutiche stanno correndo ai ripari per cercare di realizzare dei vaccini che riescano a contrastare la variante africana, compresa Novavax, che sta lavorando ad un vaccino ad hoc per la variante Omicron di Sars-CoV-2 e prevede di “iniziare gli studi clinici” sull’uomo “nel primo trimestre del 2022”.
A spiegarlo è stato Gregory M. Glenn, presidente della Ricerca e Sviluppo di Novavax, in una nota in cui si fa il punto sulle prime informazioni relative all’attuale vaccino anti-Covid già autorizzato contro Omicron. Dai dati iniziali sul prodotto scudo di Novavax, che ha incassato il via libera dell’agenzia europea del farmaco Ema in questi giorni, emerge che “dopo 2 dosi la neutralizzazione” della variante “Omicron era meno di 4 volte inferiore rispetto al prototipo”.
E questo “suggerisce che sia una dose di richiamo che un vaccino specifico per Omicron potrebbero essere utili”, evidenzia Novavax. Proprio per questo l’azienda sta lavorando in parallelo allo “sviluppo di un vaccino specifico per Omicron”. Un’attività che – ha assicurato Novavax – è sulla “buona strada per un avvio della produzione Gmp a inizio gennaio”.
“Nel mezzo di una pandemia in evoluzione – ha affermato Glenn NVX-CoV2373 ha mostrato forti risposte immunitarie contro Omicron e altre varianti circolanti. Siamo incoraggiati dal fatto che le risposte potenziate” dal booster “contro tutte le varianti fossero paragonabili a quelle associate all’elevata efficacia del vaccino nei nostri studi clinici di Fase 3, suggerendo che NVX-CoV2373 può svolgere un ruolo importante nella lotta in corso contro le nuove varianti”. Ma “data la continua evoluzione del coronavirus, potrebbe essere necessario lo sviluppo di un vaccino per Omicron. Novavax ha già clonato, espresso e caratterizzato un vaccino per la proteina Spike di Omicron e presto entrerà nella fase di produzione Gmp. Prevediamo di iniziare gli studi clinici nel primo trimestre del 2022”.
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