Il post sui social di Silvestri per fare chiarezza su Omicron: "Cosa sappiamo, cosa può succedere, cosa possiamo fare"
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Il post sui social di Silvestri per fare chiarezza su Omicron: "Cosa sappiamo, cosa può succedere, cosa possiamo fare"

Il virologo ha dedicato un post alla nuova variante Covid, che ha causato una generale impennata di contagi: “Provo a mettere un po’ di ordine sulle tumultuose scoperte di questi giorni su Omicron, cercando di essere accurato, chiaro e comprensibile".

Il post sui social di Silvestri per fare chiarezza su Omicron: "Cosa sappiamo, cosa può succedere, cosa possiamo fare"
Il virologo Guido Silvestri
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4 Gennaio 2022 - 11.50


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Il virologo Guido Silvestri ha dedicato un post alla nuova variante Covid, che ha causato una generale impennata di contagi. Silvestri prova a chiarire tre punti: cosa sappiamo, cosa può succedere, cosa possiamo fare.

“Provo a mettere un po’ di ordine sulle tumultuose scoperte di questi ultimo giorni su Omicron, cercando di essere accurato, chiaro e comprensibile”.

Ciò che sappiamo, scrive il virologo, è che Omicron è molto diverso da Delta e dalla altre varianti di SARS-CoV-2, con 45 mutazioni, è chiaramente più trasmissibile di Delta & co, ed infatti le sta rimpiazzando un po’ ovunque nel mondo. Omicron è chiaramente meno patogenica di Delta nell’animale da esperimento (diversi studi indipendenti hanno confermato questo dato) e sembra causare una malattia meno grave nell’uomo, con riduzione del rischio di ricovero ospedaliero per ora stimata tra 67-80%.

Per quanto riguarda il futuro, “lo scenario migliore è che Omicron si diffonda rimanendo come tale o magari affinando ulteriormente la sua capacità di dare una infezione delle vie aeree superiori, in questo caso l’ondata potrebbe essere molto alta come numeri di contagi, ma anche piuttosto rapida nel tempo (vedi Gauteng), e con letalità più bassa delle precedenti ondate”. C’è poi uno scenario intermedio, secondo cui “Omicron, nonostante la ridotta letalità, alla fine causi comunque una mortalità assoluta importante nei soggetti non vaccinati o non altrimenti immuni, soprattutto se anziani o affetti da comorbidità, semplicemente come conseguenza del gran numero di infezioni”. Infine lo scenario peggiore: “Omicron fa marcia indietro sulle tre mutazioni che la rendono poco utilizzabile da TMPRSS-2 e quindi torni ad essere efficace ad infettare il polmone senza perdere la sua aumentata trasmissibilità. La probabilità di questo scenario è piuttosto bassa”.

Per lottare contro l’avanzata del virus, Silvestri consiglia di continuare a spingere al massimo per la vaccinazione universale, compresa quella dei bambini, anche sotto i 5 anni. Importante inoltre cercare di implementare al più presto gli antivirali che sono efficaci contro Omicron, usandoli in modo diffuso in tutti i soggetti infettati “a rischio”; potenziare al massimo la ricettività del servizio sanitario, ricordando che Covid in un modo o nell’altro si endemizzerà mantenendo probabili picchi stagionali di incidenza.

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