Covid, buone notizie per la cura. La versione ‘generica’ dell’antivirale orale molnupiravir contro Covid-19, in aggiunta allo standard di cura, ha ridotto di oltre il 65% il rischio di ospedalizzazione rispetto al solo trattamento standard.
E’ quanto emerge dai dati presentati a Croi 2022 (Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections) da Hetero, azienda indiana con cui Merck (Msd fuori da Usa e Canada) ha stipulato nell’aprile 2021 un accordo di licenza non esclusivo per la produzione e la distribuzione di molnupiravir generico in India e oltre 100 Paesi a basso e medio reddito, così da accelerare l’accesso gobale alla pillola anti-Covid.
Lo studio di fase 3 illustrato alla Croi sul Movfor, nome del molnupiravir di Hetero, ha coinvolto 1.218 pazienti selezionati secondo le linee guida, ai quali entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi sono state somministrate per 5 giorni capsule di molnupiravir (800 milligrammi due volte al giorno) più standard di cura, o solo standard di cura.
Soddisfazione da Merck e dal partner Ridgeback Biotherapeutics. “Siamo entusiasti nel vedere che in questo studio clinico su oltre 1.200 pazienti in India molnupiravir generico ha ridotto significativamente i ricoveri rispetto al solo standard di cura nei pazienti con Covid lieve. Questi dati di Hetero si aggiungono a quelli già a nostra disposizione sul profilo clinico di molnupiravir nel trattamento di pazienti con Covid-19 lieve”, dichiara Eliav Barr, vicepresidente senior, Merck Research Laboratories. “Siamo grati a Hetero e ai ricercatori per queste importanti risultati e continuiamo a raccogliere dati da studi clinici e nel mondo reale sul ruolo di molnupiravir nella lotta contro Covid-19″, afferma Wendy Holman, Ceo di Ridgeback.
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