I sistemi di riscaldamento a pavimento sono sempre più richiesti da quanti effettuano interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica del proprio appartamento. Sono in grado di assicurare un maggiore benessere e comfort rispetto agli impianti classici e, inoltre, garantiscono una riduzione delle spese di riscaldamento.
In questo post vedremo brevemente qual è il funzionamento di questo tipo di impianto e, soprattutto, quali sono i pro e i contro.
Impianto di riscaldamento radiante: come funziona?
Un impianto radiante a pavimento prevede un funzionamento molto semplice; infatti le tubature in cui scorre acqua calda o fredda vengono posizionate al di sotto del pavimento e, quando si accende la caldaia, l’acqua scorre attraverso i tubi riscaldando o raffreddando dapprima il pavimento e poi, per irraggiamento, tutta la stanza.
Per poter garantire un riscaldamento omogeneo agli ambienti è necessario che le tubature vengano inserite in maniera corretta al di sotto del pavimento, seguendo lo schema di posa: in questo modo potranno assicurare un irraggiamento regolare su tutta la superficie.
Un altro aspetto fondamentale è la direzione verso cui viene rilasciato il calore: infatti, la serpentina deve evitare inutile dispersione di energia termica.
Per questo motivo al di sotto delle tubature viene in genere posto uno strato di materiale isolante che assicura che tutto il calore venga rivolto verso l’alto, ossia verso il pavimento, e non verso il basso.
Bisogna sottolineare che anche se solitamente si parla di impianto di riscaldamento a pavimento, quello radiante può funzionare anche come impianto di raffreddamento: infatti, i moderni modelli di sistemi radianti sono realizzati per permettere il passaggio non solo dell’acqua calda per il riscaldamento invernale ma anche di quella fredda per il raffreddamento durante i mesi estivi.
Così, mentre in inverno si potrà impostare la caldaia su temperature di 30-40°C a seconda delle esigenze, in estate si potranno utilizzare dei generatori che raffreddano l’acqua cosicché questa, possa raffrescare per irraggiamento tutto l’ambiente domestico.
In estate però l’impianto radiante a pavimento va sempre abbinato a un deumidificatore con il compito di tenere sotto controllo l’umidità per garantire il benessere ed evitare il rischio di condensa sulle superfici raffreddate dall’impianto.
Pro e contro di un impianto a pavimento
Prima di scegliere di installare un impianto di riscaldamento a pavimento è necessario valutare quali sono gli aspetti positivi e quali i negativi, in modo da verificare la convenienza della scelta.
Tra i punti più vantaggiosi vi è sicuramente quello relativo all’efficienza energetica. Il riscaldamento a pavimento, infatti, è in grado di riscaldare una stanza consumando di meno rispetto al riscaldamento di tipo classico.
Inoltre, la fonte di calore è molto più estesa. Questo permette di poter utilizzare temperature dell’acqua più basse e permette al calore di diffondersi in maniera più omogenea rispetto a quando si ha un unico termosifone su una parete.
Un altro interessante vantaggio è relativo all’estetica e allo spazio sulle pareti: non dovendo installare i termosifoni, infatti, si avranno pareti libere che potranno essere arredate o sfruttate in maniera differente a seconda dei casi.
L’assenza dei termosifoni garantisce inoltre una maggiore igiene e pulizia e rappresenta una scelta particolarmente indicata a chi soffre di allergie.
Per quanto riguarda gli svantaggi questi sono limitati ai maggiori costi di installazione dell’impianto.
Per concludere
Scegliere di installare un impianto di riscaldamento e raffreddamento a pavimento significa poter godere di un sistema di climatizzazione conveniente e in grado di assicurare un buon risparmio energetico.
Gli impianti di ultima generazione, poi, possono essere gestiti da remoto permettendo di avere una temperatura sempre perfetta quando si rientra in casa.