Nella notte nella sua città natale di Savona, Renata Scotto, una delle voci soprano più importanti del XX secolo, è deceduta in modo improvviso all’.
È morta improvvisamente nella notte, nella sua Savona all’età di 89 anni, Renata Scotto, una delle più importanti voci soprano del ’900. Il debutto appena diciannovenne al Teatro Gabriello Chiabrera della sua città, come Violetta nella Traviata. Da quel momento inizia l’ascesa ininterrotta che la porta il 7 dicembre 1953 sul palcoscenico della Scala di Milano ne La Wally di Catalani.
La vera svolta nella sua carriera arriva nel 1957 quando la Scala porta ad Edimburgo La sonnambula di Vincenzo Bellini con Maria Callas. Un grande successo, tanto che il teatro milanese decide di aggiungere altre repliche che però la Callas non può cantare. La Scala chiama allora Renata Scotto a sostituirla e per il soprano ligure è un trionfo tale che da quel momento brilla nel panorama della lirica internazionale. Risale invece al 1965, il suo primo spettacolo, la Butterfly, al Met di New York, dove da allora si è esibita negli anni, oltre trecento volte.
Una carriera lunghissima con direttori e cantanti illustri, all’insegna anche dell’insegnamento e della regia, creando nella sua città natale l’Accademia Operistica Renata Scotto. A illuminare la facciata del Palazzo della Regione a Savona le parole “Ciao Renata, anima ligure della musica nel mondo”, nel ricordo ha commentato il Presidente Toti “di una delle più grandi interpreti del Novecento, una diva di fama internazionale che con il suo talento ha portato il nome di Savona e della Liguria in tutto il mondo, senza mai dimenticare le sue origini”.