I capolavori realizzati dal maestro giapponese con la casa di produzione di Togo tra 1949 e il 1962 arrivano nelle sale cinematografiche italiane il 13 gennaio nella versione restaurata della Cineteca di Bologna. Da Cane Randagio a Sanjuro (sequel di quella sfida del samurai che ispirò per un pugno di dollari di Sergio Leone), passando per Vivere e I sette samurai, usciti rispettivamente nel 1952 e nel 1954, quest’ ultimo distribuito per la prima volta in Italia nella versione integrale di 207 minuti.
A parlare dell’evento è proprio il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli: “Il primo film che presentiamo è Cane Randagio, un poliziesco serratissimo, con una storia simile a Ladri di biciclette, dove però il derubato è un giovane poliziotto a cui viene sottratta la pistola d’ordinanza. Il film è anche l’inizio di un grande sodalizio della storia del cinema, quello con Toshiro Mifune.
Il secondo film, Vivere, è considerato da molti il suo capolavoro; mai distribuito nel nostro paese, tratta il racconto di un’avventura interiore scatenata dall’approssimarsi della morte.
I sette samurai è invece la pellicola più diffusa in Occidente, arrivata anche in Italia ma fino ad adesso soltanto in una versione ridotta, in cui i samurai sono solo quattro.
Adorato dai contemporanei ha influenzato fortemente i riformatori hollywoodiani come Coppola e Lucas. Infine il sequel Sanjuro e la sfida del samurai, sono due parodie della violenza, opere senza le quali non ci sarebbe stato Sergio Leone e probabilmente nemmeno Quentin Tarantino.”, conclude Farinelli.
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