In India, il pregiudizio di genere contro le bambine si rivela ancora profondamente radicato e le sue conseguenze sembrano aggravarsi. Nel 2024, nello Stato settentrionale dell’Haryana, uno dei più avanzati dal punto di vista economico, si è registrato il peggior rapporto tra nascite femminili e maschili degli ultimi otto anni: appena 910 bambine per ogni mille maschi nati, rispetto alle 916 dell’anno precedente.
Questo squilibrio riflette un sistema culturale che considera le figlie femmine un peso economico, soprattutto nelle aree più povere e rurali. In molte famiglie, il figlio maschio è visto come una risorsa indispensabile, destinata a prendersi cura dei genitori e a sostenere il nucleo familiare. Le figlie, invece, crescono per entrare nella famiglia del marito, al quale è tradizione offrire una dote, un costo che spesso risulta insostenibile per chi vive in condizioni di estrema povertà. In questo contesto, l’eliminazione dei feti femminili diventa una pratica diffusa, alimentata anche dall’accesso clandestino a tecnologie per determinare il sesso del nascituro.
Secondo le proiezioni, entro il 2030 il Paese potrebbe contare 7 milioni di bambine in meno, una prospettiva allarmante che sottolinea quanto questo problema sia radicato. L’Haryana, nonostante la sua posizione privilegiata in termini di sviluppo economico, presenta un quadro particolarmente critico. Nel 2024, su 516.402 nascite registrate nello Stato, 270.354 erano maschi e 246.048 femmine, con una differenza di oltre 24.000 unità. I dati raccolti dai Servizi di Registrazione Civile (CRS) mostrano come il rapporto tra i sessi vari significativamente tra i distretti: alcune aree più arretrate, come Nuh, registrano numeri relativamente migliori (928 bambine ogni mille maschi), mentre distretti più ricchi come Gurgaon e Faridabad scendono sotto quota 900.
Il governo indiano, attraverso la campagna “Beti Bachao, Beti Padhao” (“Salva le figlie, educa le figlie”), lanciata nel 2015 dal primo ministro Narendra Modi, aveva inizialmente ottenuto miglioramenti significativi. Nel 2019, il rapporto tra i sessi in Haryana era salito a 923, ma i progressi si sono invertiti dal 2020 in poi, riportando i numeri ai livelli di otto anni fa. Nonostante gli sforzi, il fenomeno continua a mettere in evidenza le profonde disuguaglianze di genere che ancora permeano la società indiana.
Questi dati non rappresentano solo una sfida sociale, ma un monito su quanto lavoro resti da fare per garantire un futuro più equo alle bambine indiane, troppo spesso vittime di una cultura che ancora le considera un peso anziché una risorsa.