Janus: il test rivela immagini incredibili delle lune ghiacciate di Giove
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Janus: il test rivela immagini incredibili delle lune ghiacciate di Giove

Janus, lo strumento italiano a bordo della sonda Juice, ha superato con successo il test, fornendo immagini incredibili delle lune ghiacciate di Giove.

Janus: il test rivela immagini incredibili delle lune ghiacciate di Giove
Il telescopio Janus
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28 Maggio 2023 - 11.35


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L’obiettivo primario di Janus, il sorvegliante di Giove, Amori e Nascite da ogni angolo (Janus), è stato raggiunto con successo durante la fase di test. Questa fase di collaudo è avvenuta a una distanza di 8 milioni di chilometri dalla Terra, dove Janus ha aperto i suoi “occhi” elettronici, inviando ai tecnici e ai ricercatori le sue prime immagini. La camera ottica è stata progettata per studiare la morfologia e i processi globali, regionali e locali delle lune ghiacciate di Giove, nonché per mappare le nubi del gigante gassoso. Lo strumento è stato sviluppato da Leonardo, sotto la supervisione dell’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con l’Università Parthenope di Napoli e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

La scorsa settimana, la camera Janus è stata attivata e controllata quasi in tempo reale dall’European Space Operation Center (ESOC) di Darmstadt per testare tutte le sue funzionalità hardware e software. Questo strumento italiano è dotato di un sistema di 13 filtri, tra cui 5 filtri a banda larga e 8 filtri a banda stretta, che coprono lo spettro dal visibile al vicino infrarosso (da 0,34 a 1,08 micron). Il telescopio catadiottrico della camera offre un campo di vista rettangolare di 1,29° × 1,72° e una risoluzione spaziale di 7 metri quando orbita attorno a Ganimede a 500 km dalla superficie, mentre per le immagini dell’atmosfera di Giove la risoluzione è di circa 10 km. Grazie a Janus, è possibile acquisire immagini multispettrali con una risoluzione e una copertura 50 volte migliori rispetto al passato, aprendo nuove possibilità per la comprensione di questi mondi esotici. La camera include anche un computer con un software che controlla tutte le sue funzioni, riceve i comandi e trasmette dati e telemetria a terra tramite un’interfaccia satellitare.

“Pensiamo a Janus come un strumento che può rispondere a molte domande scientifiche della missione Juice”, afferma Pasquale Palumbo dell’INAF di Roma, Principal Investigator del team responsabile della progettazione, dei test e della calibrazione della fotocamera. “Lo strumento è altamente flessibile e possiamo ottimizzare i parametri di acquisizione per diversi obiettivi, requisiti di osservazione e condizioni che la camera dovrà affrontare”.

Janus è stato progettato per studiare la morfologia globale, regionale e locale della superficie delle lune ghiacciate di Giove, nonché per monitorare l’atmosfera del pianeta. Grazie a Janus, sarà possibile studiare gli strati esterni dell’atmosfera di Giove, fino alla troposfera.

La fase di commissioning di Janus ha coinvolto una serie di attività, tra cui il controllo completo dell’hardware, l’attivazione e il monitoraggio dei sottosistemi tramite telemetria, il comando di diverse configurazioni e l’esecuzione di operazioni scientifiche per verificare il corretto funzionamento della catena di acquisizione, dalla rivelazione dei dati fino all’interfaccia con la sonda spaziale.

Grazie a questa fase di test, è stato dimostrato che Janus è in grado di rispondere alle sfide e alle esigenze scientifiche della missione Juice. La sua flessibilità consente di adattare i parametri di acquisizione alle diverse situazioni e condizioni che la camera dovrà affrontare durante la missione. Ciò significa che sarà possibile ottenere immagini multispettrali ad alta risoluzione e copertura, aprendo nuove prospettive nella ricerca e nella comprensione di questi mondi esotici.

Janus rappresenta un importante contributo dell’Italia all’esplorazione spaziale e all’avanzamento della conoscenza su Giove e le sue lune ghiacciate. Grazie alla collaborazione tra Leonardo, l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Università Parthenope di Napoli e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, il nostro paese si posiziona all’avanguardia nella ricerca planetaria. L’acquisizione delle prime immagini da parte di Janus è solo l’inizio di un lungo viaggio di scoperta e di nuove prospettive che ci attendono nel sistema gioviano.

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