La Fascia di Kuiper, una regione fredda e remota oltre l’orbita di Nettuno, è diventata oggetto di un nuovo studio sulla diversità dei colori delle sue formazioni ghiacciate. Questa ricerca, pubblicata di recente su Science Advances con il titolo “Effetti dei raggi cosmici galattici sulla trasformazione dei ghiacci di metano e acetilene e le implicazioni sulla diversità cromatica degli oggetti della Fascia di Kuiper”, è stata condotta da un team internazionale guidato dal Dipartimento di Chimica dell’Università delle Hawaii.
Le osservazioni effettuate nel corso degli anni sugli oggetti ghiacciati della Fascia di Kuiper, tra cui Plutone, hanno rivelato una vasta gamma di colori che spaziano dal bianco al rosso scuro. Questa diversità di colori, senza precedenti nel nostro Sistema Solare, ha suscitato grande interesse tra gli studiosi che cercano di comprendere le cause di tale varietà.
Per affrontare questa sfida, il team di ricerca ha ricreato in laboratorio le condizioni presenti nella Fascia di Kuiper utilizzando la tecnica dell’irraggiamento a ultra-alto vuoto (Uhv). Successivamente, sono state effettuate analisi approfondite per studiare l’evoluzione dei colori e i meccanismi molecolari ad essi associati. Lo scopo era quello di comprendere come i raggi cosmici galattici agiscano sugli idrocarburi come metano e acetilene in condizioni estreme simili a quelle della Fascia di Kuiper.
Durante gli esperimenti, il team ha osservato che le molecole organiche contenenti anelli di benzene svolgono un ruolo fondamentale nella produzione della gamma di colori che va dal rosso. In generale, questi studi hanno rivelato la complessità molecolare dei raggi cosmici galattici nell’elaborazione degli idrocarburi e hanno fornito informazioni preziose sul ruolo del ghiaccio esposto alle radiazioni nella formazione delle molecole considerate precursori biologici.
Ralf Kaiser, uno degli autori dello studio e ricercatore presso l’Università delle Hawaii, ha sottolineato l’importanza di questa ricerca come primo passo per comprendere in modo sistematico i meccanismi molecolari che influenzano le superfici ricche di idrocarburi degli oggetti della Fascia di Kuiper. Considerando che osservazioni astronomiche hanno rilevato anche la presenza di ammoniaca, acqua e metanolo su questi oggetti, si auspica che ulteriori esperimenti sull’interazione dei raggi cosmici con queste superfici ghiacciate possano rivelare la vera natura della loro diversità cromatica a livello molecolare.
In sintesi, questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei processi che hanno contribuito alla diversità cromatica nella Fascia di Kuiper. Le informazioni ottenute potrebbero aprire nuove prospettive sulla comprensione delle origini del nostro sistema planetario e delle condizioni che hanno dato forma a questi affascinanti corpi celesti.