In corso movimenti significativi nel cluster della Chioma (Abell 1656), un ammasso ricco di galassie situato a circa 350 milioni di anni luce dalla Terra. Un gruppo di galassie, chiamato Ngc 4839, sta attualmente immergendosi nel cluster, creando una lunga “coda” di gas bollente, considerata una delle più estese mai registrate.
Uno studio intitolato “Un’immersione profonda: osservazioni Chandra del gruppo Ngc 4839 che cade nel cluster Coma” è stato presentato al 242° convegno dell’American Astronomical Society a Albuquerque. Il team di ricerca, proveniente dall’Università dell’Alabama-Huntsville, ha utilizzato dati provenienti principalmente dall’osservatorio a raggi X Chandra della NASA, oltre ai dati del telescopio Xmm-Newton dell’ESA e della mappatura Sdss (Sloan Digital Sky Survey).
Il cluster della Chioma e il gruppo di galassie sono circondati da grandi quantità di gas caldo. Queste riserve di gas, sebbene sottili e diffuse, costituiscono una parte significativa della massa di entrambe le entità. Ngc 4839 si trova vicino al margine della Chioma e il suo gas viene strappato via durante l’immersione nel cluster a causa della collisione con il gas presente. Questa collisione ha dato origine alla coda di gas.
L’immagine mostra l’ammasso della Chioma (in alto a sinistra) e Ngc 4839 (in basso a destra), ottenuta combinando i dati nei raggi X di Xmm-Newton (in blu) e i dati ottici della mappatura Sdss (in giallo chiaro). In dettaglio, l’area evidenziata è stata analizzata utilizzando i dati di Chandra.
Dall’analisi delle informazioni, gli astronomi hanno scoperto che la lunghezza della coda raggiunge 1,5 milioni di anni luce. La sua luminosità permette di studiare le proprietà fisiche del gas prima che si mescoli con quello del cluster e diventi troppo debole. Utilizzando i dati di Chandra, i ricercatori hanno rilevato un’onda d’urto che indica che il gruppo Ngc 4839 si muove a una velocità di oltre 4 milioni di chilometri orari attraverso il cluster. Inoltre, è stato possibile studiare la turbolenza del gas nella coda, che nel complesso è bassa, suggerendo una scarsa conduzione del calore in Ngc 4839.
La coda ha rivelato altre sorprese, tra cui la possibile presenza di strutture note come “instabilità di Kelvin-Helmholtz”, causate dalle diverse velocità dei diversi strati di gas in movimento. Questa presenza suggerisce che il gas nella coda possa avere un campo magnetico debole o una bassa viscosità.
Gli autori dello studio ritengono che la coda meriti ulteriori approfondimenti per comprendere come gli ammassi di galassie possano raggiungere dimensioni così estese.