Lo scorso marzo, il ministero della Scienza e della Tecnologia cinese ha pubblicato i primi dieci progressi scientifici nazionali. Al primo posto c’era il rover marziano Zhurong, che ha fornito dettagli sul sottosuolo di Marte.
Grazie al lavoro del rover Zhurong, un team di scienziati dell’Istituto di Geologia e Geofisica dell’Accademia Cinese delle Scienze (Iggcas) ha pubblicato su Nature Astronomy i dati raccolti durante una “passeggiata” di un chilometro compiuta dal rover nella zona del bacino di Utopia. Questi dati hanno rivelato la presenza di campi magnetici estremamente deboli.
Il rover Zhurong è il primo ad essere dotato di due magnetometri fluxgate, che hanno condotto la prima indagine del campo magnetico nel bacino marziano di Utopia.
Il professor Du Aimin, primo autore dello studio, ha commentato che “l’intensità del campo magnetico era sorprendentemente debole nella zona”.
Il campo magnetico rilevato da Zhurong è più debole rispetto a quello registrato dall’InSight della NASA, che si è posizionato su Marte a circa 2.000 chilometri a sud-est di Zhurong. L’InSight ha rilevato un campo magnetico crostale di ordine superiore rispetto alle misurazioni orbitali.
Le misurazioni effettuate da Zhurong hanno mostrato un risultato opposto, con un’intensità media di un ordine inferiore rispetto a quanto dedotto dall’orbita. Queste misurazioni sono state condotte lungo un percorso di 1.089 metri in 90 sol (giorni marziani), dal 4 giugno al 3 settembre 2021, nel bacino di Utopia su Marte.
La principale sfida affrontata da Zhurong, il primo rover ad essere dotato di due magnetometri, è stata calibrare la separazione del campo magnetico marziano dal campo di interferenza del rover durante le rotazioni del rover e dell’albero. L’accuratezza delle misurazioni ha raggiunto l’ordine dei nanotesla.
Le cause di questo segnale magnetico debole potrebbero essere attribuibili all’area non magnetizzata del bacino di Utopia fin dalla sua formazione, circa 4 miliardi di anni fa. Un’altra possibilità è che il cratere d’impatto con un raggio di cinque chilometri, che ha funto da luogo di atterraggio per Zhurong, potrebbe essersi smagnetizzato dopo l’impatto durante la fase primordiale di Marte.