Nuove ricerche condotte dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) suggeriscono che i fiumi antichi nel cratere Jezero di Marte abbiano fluito per almeno un milione di anni, un tempo sufficiente per sostenere la vita. Questa scoperta è stata possibile grazie a una nuova tecnica sviluppata dai geologi del MIT per misurare l’intensità dei fiumi passati su Marte e quelli attuali su Titano.
Marte e Titano sono i due unici mondi nel Sistema Solare, oltre alla Terra, in cui siano mai esistiti fiumi. Sebbene oggi Marte mostri solo tracce di fiumi e laghi che una volta lo attraversavano fino a un miliardo di anni fa, Titano invece ancora ospita fiumi di metano liquido.
Gli scienziati, osservando le immagini della sonda Cassini, hanno notato che i fiumi su Titano presentano una diversa morfologia rispetto ai fiumi terrestri, in quanto mancano di delta a ventaglio. Questa osservazione ha portato i ricercatori a ipotizzare che il trasporto di sedimenti e il flusso dei fiumi su Titano siano molto diversi rispetto a quelli sulla Terra.
Per risolvere questo enigma e stimare la velocità e la profondità dei fiumi extraterrestri, i ricercatori hanno utilizzato immagini satellitari dei fiumi terrestri per creare modelli universali. Utilizzando equazioni matematiche precedentemente sviluppate per descrivere il flusso dei fiumi sulla Terra, il team ha semplificato le equazioni tenendo conto solo di due variabili: la larghezza e la pendenza del fiume.
Questi modelli sono stati quindi applicati ai resti dei fiumi antichi presenti nei crateri Gale e Jezero di Marte. I risultati hanno indicato che i fiumi nel cratere Jezero sono stati attivi per almeno un milione di anni, il che suggerisce che potrebbero aver fornito condizioni favorevoli alla vita. Questa tecnica ha anche permesso di studiare i fiumi di Titano, rivelando che potrebbero avere una geometria e un trasporto di sedimenti differenti rispetto ai fiumi terrestri.
Questa ricerca fornisce un modello valido per studiare le proprietà dei fiumi alluvionali sulla Terra e per interpretare le osservazioni spaziali dei fiumi su Titano e Marte. Inoltre, offre una finestra temporale per comprendere come erano i fiumi quando erano ancora attivi, consentendo uno sguardo nel passato di Marte, un pianeta che un tempo potrebbe aver ospitato condizioni favorevoli alla vita.Regenerate response