‘Prova del fuoco’ per Ariane 6
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‘Prova del fuoco’ per Ariane 6

Il nuovo vettore europeo ha acceso i due motori dello stadio superiore per simulare il modo in cui dovranno operare insieme durante il volo

‘Prova del fuoco’ per Ariane 6
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3 Settembre 2023 - 15.09


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Tre settimane dopo la conferma che il debutto di Ariane 6 non avverrà nel 2023, arriva un’importante passo avanti verso la validazione del nuovissimo vettore di Esa: lo scorso 1° settembre Ariane 6 ha, infatti, superato il test dell’upper stage presso il Centro aerospaziale tedesco Dlr a Lampoldshausen, in Germania.

Una ‘prova del fuoco’ in cui il nuovo vettore europeo, evoluzione dell’Ariane 5, ha acceso i due motori dello stadio superiore, per simulare il modo in cui dovranno operare insieme durante il volo.

Protagonisti del test, il nuovo motore Vinci e un’unità di potenza ausiliaria (Apu), ossia gli elementi chiave della prestazione di Ariane 6.

Alimentato a idrogeno e ossigeno liquidi, il propulsore Vinci ha la capacità di essere riutilizzabile, prima volta per un motore europeo. Vinci potrà essere fermato e riacceso più volte, riuscendo così a collocare svariati satelliti in orbite diverse e, in seguito, a spingere lo stadio superiore in modo che non rimanga nello spazio come detrito pericoloso.

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Il riavvio di Vinci nello spazio è permesso dall’Apu, essendo questa in grado di mantenere una pressione adeguata nei serbatoi di carburante e di impedire la formazione di bolle nelle linee di alimentazione. A differenza del sistema precedente che si basava su grandi quantità di elio, l’Apu di Ariane 6 garantisce la flessibilità del motore Vinci utilizzando piccole quantità di idrogeno liquido e ossigeno dai serbatoi principali.

«Ariane 6 rappresenta un notevole aumento della nostra capacità di lancio e lo stadio superiore, con il suo motore Vinci riavviabile, sarà una trasformazione. I risultati di questi test ci danno grande fiducia nella flessibilità di questo sistema di lancio per soddisfare tutti i requisiti di missione», afferma Toni Tolker-Nielsen, direttore del Trasporto Spaziale dell’Esa.

Per la sua qualificazione finale, l’upper stage di Ariane 6 dovrà affrontare ancora un ultimo test di accensione a caldo, che avrà l’obiettivo di verificarne il funzionamento per diversi tipi di missioni e in condizioni di degrado.

I test ai motori dell’upper stage in Germania si stanno svolgendo in parallelo con quelli allo spazioporto europeo nella Guyana francese che hanno come protagonista il core stage dell’Ariane 6.

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Sfruttando un modello di prova del razzo, non destinato al volo, queste prove coinvolgono il motore Vulcain 2.1, ossia l’evoluzione del Vulcain 2 dell’Ariane 5, il quale viene acceso per simulare un lancio reale.

Prosegue, quindi, la serie di test che Ariane 6 sta affrontando in queste settimane per giungere nelle condizioni ottimali al volo inaugurale, ormai riprogrammato da Esa per il 2024.

Immagine in evidenza: il test di convalida svolto il 1° settembre 2023 per il nuovo motore Vinci e l’unità di potenza ausiliaria Apu di Ariane 6. Crediti: Esa/Dlr/ArianeGroup. Crediti Video: Esa/Arianegroup/Dlr – Hill Media

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