Storia del più giovane pugile olimpico
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Storia del più giovane pugile olimpico

La storia di Manuel Cappai, il pugile italiano più giovane in assoluto a partecipare alla competizione a cinque cerchi. [Laura Puddu]

Storia del più giovane pugile olimpico
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7 Febbraio 2013 - 10.12


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di Laura Puddu

A soli diciannove anni, Manuel Cappai ha disputato le Olimpiadi di Londra, nella sezione minimosca (categoria 49 chilogrammi), risultando il pugile italiano più giovane in assoluto a partecipare alla competizione a cinque cerchi. “Partecipare a un Olimpiade – dice Manuel – è il sogno di ogni atleta, l’emozione è stata grandissima”. Il suo esordio da olimpionico non è stato fortunato, ha perso subito al primo incontro con il filippino Barriga, ma ha dimostrato tutto il suo valore. “Purtroppo ho impostato male il match – prosegue il giovanissimo boxeur – lui ha sfruttato i miei errori ed è stato molto bravo, d’altronde ha molta più esperienza di me e questo conta tantissimo”. Grazie alla sua età, ha comunque tutto il tempo per riprovarci. Infatti conta di esserci anche alle prossime Olimpiadi del 2016, in Brasile, però in una categoria superiore, “perché è difficile mantenere il mio peso attuale”, spiega.

Nella vita di Manuel non c’è stata sempre e solo boxe, nonostante il padre Fabrizio sia anche lui un grandissimo ex campione, ma ha praticato calcio fino a cinque anni fa. Dopo aver assistito a un incontro di Luciano Abis, la svolta: ha infilato i guantoni e sono diventati la sua seconda pelle. Il primo combattimento risale al 2009, poi ha inanellato una serie di vittorie e titoli. Nel 2010 arriva la convocazione in Nazionale, “ma solo come premio – dice Manuel – per aver vinto il campionato italiano a diciassette anni, perché non riponevano molte speranze in me”. E, a proposito di campionati italiani, ha appena vinto quello passato (a ottobre). “Senza questo risultato – dice convinto – il mio 2012 fantastico sarebbe stato vano. Il pronostico poteva sembrare scontato, avendo partecipato all’Olimpiade, ma anche la vittoria nel campionato italiano è sudata”.

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Manuel, che appartiene al corpo della polizia, si allena tre ore al giorno, cinque quando si trova in ritiro con la Nazionale. E quando non è impegnato sul ring? “I miei hobby – prosegue – sono la musica, la fotografia e tanto sport, non solo la boxe”. Tifa Cagliari e Inter, perché il calcio gli è rimasto sempre nel cuore.

I suoi impegni nell’immediato futuro sono i giochi del Mediterraneo a giugno e i mondiali in Kazakistan, a ottobre. Le Olimpiadi del 2016 sono lontane. Forza Manuel.

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