Mourinho: "La mia stagione peggiore di sempre"
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Mourinho: "La mia stagione peggiore di sempre"

Il tecnico fa autocritica e, dopo il ko nella finale di Coppa del Re, parla di annata fallimentare. Non avevo mai chiuso senza vincere.

Mourinho: "La mia stagione peggiore di sempre"
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18 Maggio 2013 - 09.17


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La fortuna come arriva, così se ne va. Chissà se questo è il caso di Josè Mourinho, allenatore che è poco abituato a perdere. Ma quest’annata non è andata di certo nel migliore dei modi, e lui stesso lo ricorda: “Questa è la peggior annata nella mia carriera da allenatore, che si chiude senza titoli: una cosa di cui io e questo club si nutre. Va in archivio una stagione con una finale di Coppa del Re persa, una semifinale di Champions persa, un secondo posto e una Supercoppa. Per me rappresenta il peggio di sempre”.

Un anno sfortunato: “Quando sul risultato di 1-1 colpisce per tre volte il palo non è normale. Avremmo meritato di vincere nei 90’ regolamentari ma non ci siamo riusciti. E anche nei supplementari abbiamo creato due clamorose palle gol sventate dal loro portiere. La sconfitta non è stata certamente meritata però nel calcio ci si dimentica presto dei pali, degli arbitri e delle risse e ci si ricorda solo del vincitore, che è l’Atletico”.

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Annata fallimentare, spiega con molta autocritica: “Ho fallito in questa stagione perché dopo aver vinto nei due anni precedenti il Campionato e la Coppa del Re ed aver ottenuto una semifinale di Champions era normale da parte di tutti attendersi un salto in avanti. E’ arrivata questa annata balorda che per me è fallimentare. Quando le cose vanno bene è merito di tutti, quando le cose vanno la colpa è dell’allenatore. Ripeto io non sono mai stato un anno senza vincere un titolo importante e quest’anno non ci sono riuscito perché la Supercoppa è poca cosa per me”.

E sul suo futuro dice: “Ho ancora un contratto per altre 3 stagioni e non ho ancora avuto modo di sedermi con il presidente Perez e parlare. E’ normale che in questo periodo si parli dell’arrivo di Ancelotti e di una mia partenza verso il Chelsea però la verità è che ci sono ancora due partite di Liga da giocare contro Real Sociedad e Osasuna e le voglio affrontare da professionista. A bocce ferme ci sarà modo per parlare e scoprire il mio futuro!.

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