“Un amore così grande” sarà [url”l’inno che accompagnerà la Nazionale”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=56995&typeb=0&Ecco-l-inno-dei-Negramaro-per-gli-azzurri[/url] ai prossimi Mondiali di calcio in Brasile. Il celebre brano lanciato da Mario Del Monaco diventato un successo mondiale nel tempo, è stato reinterpretato dai Negramaro ed è stato scelto dalla FIGC per suggellare con una canzone speciale che parla appunto di amore sconfinato, la passione degli italiani verso lo sport più popolare e amato di tutti.
Un’idea azzeccata, ma non originale. Perché la canzone viene usata già con i medesimi propositi, per la Lazio da sempre. Per anni infatti è stata mandata nelle radio e nelle trasmissioni televisive che seguono la squadra capitolina a corredo delle immagini, venendo considerata addirittura come uno degli inni legati all’Aquila biancoceleste.
Tutto si deve a Gianni Elsner, l’anchorman radiofonico scomparso nel 2009, uno dei comunicatori più intelligenti e ricchi di umanità dell’etere romano, che in occasione della famosa partita Lazio-Vicenza del 21 gugno 1987, al cui esito in certo qual modo, era legata la stessa sopravvivenza del club, decise di farla mandare (a suo spese) dagli altoparlanti dell’Olimpico prima della match.
Era una partita fondamentale. Se la formazione allenata allora da Eugenio Fascetti avesse vinto infatti, avrebbe evitato lo spettro della retrocessione in serie C con tutto quello che ne sarebbe conseguito, la vittoria invece l’avrebbe mandata agli spareggi di Napoli, permettendole così di sperare ancora.
Quel Lazio-Vicenza assumeva perciò un valore specifico assoluto, carico di tensioni, paure, sogni e speranze, era una partita che stimolava un forte senso di appartenenza verso dei colori e che non a caso si tradusse in 65mila spettatori allo stadio. Ecco allora l’idea di Gianni Elsner, mandare quel brano a più riprese nella lunga attesa dello scontro tra un comunicato pubblicitario e l’altro, per dare forza ai tifosi e compattare l’ambiente.
“Un amore così grande, un amore così, tanto caldo dentro e fuori, intorno a noi un silenzio breve e poi la bocca tua si accende un’altra volta…”, l’interpretazione ricca di pathos tenorile da parte del grande Del Monaco fece subito centro e da quel giorno ogni volta che veniva e viene riproposta, suscita brividi nella gente laziale. Adesso toccherà ai tifosi della Nazionale.
Per la cronaca, la Lazio vinse la partita con un gol di Giuliano Fiorini (su cross di Podavini, il bomber a lungo a digiuno, inventava una prodezza delle sue: pressato riusciva a girarsi e in scivolata colpiva d’istinto il pallone che schizzava in rete), che con quella prodezza è entrato nella Storia del club romano. Un amore così grande nel vero senso della frase.